Seguono i brani dell’intervista rilasciata da Spalletti a G.Calabrese che abbiano come argomento la galassia Roma:
(…)
Totti può andare al Mondiale?
«Se gli crei i contorni giusti, sì. È il giocatore italiano con più estro, fantasia e senso nel vedere la porta».
Tornerebbe alla Roma o c’è ancora un po’ di rancore?
«Il rancore è un segno di stupidità ed è meglio non averne».
Campionato finito?
«Garcia mi piace, ma la Roma ha perso una bella occasione per reinserirsi nella lotta scudetto. L’impressione, comunque, è che tutta la serie A sia in ristrutturazione. Mazzarri ha cambiato squadra, e poi sono arrivati allenatori nuovi. Dobbiamo dar loro il tempo per crescere. In questo momento la Juve sembra padrona assoluta, anche perché ha uno stadio di proprietà. Non sottovalutate questo aspetto. Avere uno stadio aiuta, per questo in Europa facciamo fatica. Oggi non si gioca più solo sul campo, ma anche sugli spalti e avere uno stadio di proprietà vale tanto in termini di entusiasmo e di spinta. Giocando all’estero questa sensazione ce l’hai, e i tedeschi sono diventati così bravi anche per questo».
E sulla storia degli “aiutini” lei sta con Totti o con Conte?
«C’è stato un momento in cui la Roma aveva cinque punti di vantaggio sulla Juve e oggi ne ha otto di meno. Evidentemente c’è qualcosa di più oltre questo atteggiamento ».
Conte può battere il suo record di undici vittorie consecutive.
«Speravo potesse batterlo la Roma, che lo faccia la Juve mi fa meno piacere. Ma c’è un record conquistato con la Roma che nessuno mi potrà mai togliere. Oggi quando vado a giocare all’estero e ho la tuta dello Zenit i ragazzini mi guardano e dicono: “Spalletti, Roma”. Ecco, vuol dire che in quegli anni ho dato un messaggio giusto e ho costruito qualcosa di importante.