Vladimir Petkovic e la Lazio si dicono addio. Con un comunicato ufficiale, la società biancoceleste annuncia la conclusione del rapporto di lavoro per giusta causa:
“La S.S.Lazio s.p.a. comunica di avere risolto per giusta causa il contratto di lavoro sportivo con i sigg.ri Vladimir Petkovic, Antonio Manicone e Paolo Rongoni, a conclusione di un procedimento disciplinare promosso con regolare contestazione di addebiti e giustificazioni presentate dagli interessati. I fatti accaduti hanno determinato la cessazione del vincolo fiduciario che costituisce elemento essenziale del rapporto di lavoro. La società comunica di avere incaricato della conduzione della squadra il sig. Edoardo Reja, il quale si avvarrà della collaborazione dei sigg. Alberto Bollini e Adriano Bianchini”.
Fonte: sslazio.it
L’avvocato Paco D’Onofrio, legale di Vladimir Petkovic, ha commentato il licenziamento del tecnico della Lazio per giusta causa:
“Consideriamo il licenziamento ingiusto e illegittimo perché non è stata mai violata alcuna regola e non è un caso che nella lettera di contestazione non viene citata la norma violata. Il mister è profondamente amareggiato da quanto successo, aveva un progetto che voleva portare a buon fine. Augura alla squadra e ai tifosi un eccellente finale di campionato e di tornare a vincere a partire dal match con l’Inter. Dispiace rilevare che nel provvedimento di licenziamento si ipotizzi un clima di sfiducia nello spogliatoio, ma è assolutamente falso. In queste ore, importanti giocatori della Lazio hanno manifestato attestati di stima al mister per tutto il lavoro fatto.
Non è un caso che il presidente dell’Assoallenatori Ulivieri abbia pubblicamente espresso stima nei confronti del tecnico e abbia considerato pienamente regolare il comportamento dell’allenatore. Abbiamo portato in visione alla Lazio il contratto firmato con la federazione svizzera il 23 dicembre. Il mister ha avvertito subito il presidente Lotito. Il suo comportamento è stato impeccabile. Impugneremo il licenziamento nelle sedi opportune e valuteremo con gli organi federali quanto avvenuto. L’accusa è fonte di danno e agiremo anche per questo”.