Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che si sofferma su quanto fatto nel corso dei 90 minuti di gioco contro gli amaranto, sottolineando positivamente e non, le migliori azioni e giocate messe in scena sul rettangolo verde.
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Lo strapotere di Strootman. Il giocatore olandese mette a segno il suo primo gol tra le mura amiche dello stadio dell’Olimpico (quinto stagionale), condendo con la marcatura del 2-0 una prova sontuosa intenta a distruggere la sterile manovra ospite e innescare la fluidità di gioco della sezione mediana allestita da Garcia. Dove gli altri usano troppi fronzoli lui mette dinamismo e cattiveria bucando la porta senza indugi.
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Destro freddo. Il bomber che la Roma cercava e che tanti addetti ai lavori hanno evidenziato (sbagliando) mancare all’interno della rosa giallorossa. Quarto gol in sei presenze per l’ascolano bravo a sbloccare il match con un tiro potente e ravvicinato sfruttando al meglio l’errore sotto porta di un Gervinho in chiaroscuro. Con questa andatura il centravanti ex Siena potrebbe strizzare l’occhio ai mondiali brasiliani della prossima estate.
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Ljajic si sblocca. Il folletto serbo non apponeva la sua firma sul tabellino dei marcatori dal 29 settembre scorso e in questi mesi, i troppi errori in fase realizzativa contro Sassuolo e Cagliari, costati caro per la rincorsa all’imprendibile Juventus, avevano fatto vacillare anche gli estimatori più forti del giovane attaccante ex Fiorentina. Come nella sfida vinta contro il Verona, conclusa con il medesimo risultato, il numero 8 chiude la gara con la rete del definitivo 3-0 con un destro potente sotto curva Sud imparabile per il pur bravo Bardi. Siamo ancora al 60%.
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Piccini comanda su Dodò. Non è un bel segno vedere un giovane fiorentino, peraltro coetaneo, dominare dal punto di vista fisico sul nostro terzino carioca. Per carità non che ci siano tutte queste occasioni dalla sua parte però di certo, qualche piccolo passo indietro rispetto alle uscite con le due genovesi è stato fatto. Come dice Garcia l’arrivo di Bastos potrà servire anche a dar fiato al numero 3 che dopo l’infortunio di Balzaretti è costretto a giocarle tutte, a volte demeritando. Affanno.
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Le occasioni mancate da Gervinho nei primi 45′. Comincia subito lisciando il pallone col tacco nell’azione del gol di Destro. Prosegue sparando addosso a Bardi leggermente defilato in area di rigore, chiudendo la prima frazione con un colpo di testa su cross di Torosidis che lambisce il palo alla destra dell’estremo livornese. Compagni e tifosi fanno a gara per le risate, increduli per gli errori a volta inspiegabili dell’africano, ma a lungo andare questo potrebbe essere un pesante handicap a certi livelli. Jamaicano.
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Il solito Russo. Proprio non riusciamo a farcelo risultare simpatico. Nonostante con lui le statistiche siano accomodanti e la sfida contro gli amaranto non abbia presentato alcun tipo di problema nella gestione (0 i cartellini nel computo finale), il fischietto di Nola e i suoi assistenti non riescono mai a risultare impeccabili. Nemmeno quando contesto, atmosfera e difficoltà di livello bassissimo collimano, in quello che poi è stata la sfida tra Roma e Livorno.
A cura di Papi&Piccinini