Tre punti sofferti quanto fondamentali. La Roma Primavera supera in casa per 2-0 il Crotone grazie agli stessi giocatori che gli hanno permesso sabato scorso di rimontare il doppio svantaggio in casa del Bari: Lorenzo Pellegrini e Francesco Di Mariano. Successo importantissimo per la classifica che si accorcia di colpo visti i pareggi della Lazio e della Fiorentina rispettivamente in casa di Napoli e Palermo. I giallorossi salgono così a due punti dai biancocelesti e a uno dai viola, che affronteranno sabato prossimo nel big match del quindicesimo turno di campionato. La vittoria consente ai ragazzi di De Rossi di allungare anche su tutte le squadre che la seguono visto il pari tra Livorno (ora a sette punti di distanza) e Latina e la sconfitta interna del Catania contro il Bari.
Il Crotone ha giocato un’ottima gara per sessanta minuti: pochissimi spazi e una sola palla gol concessa alla Roma sino alla rete di Pellegrini, arrivata in mischia nel momento migliore dei calabresi che avevano impensierito più volte una linea difensiva distratta e molle senza la guida di Somma e la protezione di Mazzitelli e Battaglia. Il gol di Pellegrini ha spento il furore agonistico degli ospiti fino all’ingenua espulsione di Calabresi: il neo-entrato Montefalcone ha imitato il prodigioso intervento di Sammartino, salvando su una delle ripetute incertezze di Proietti Gaffi. Queste le pagelle della gara:
Proietti Gaffi 6: difficile inquadrare la sua prestazione, vedendolo passare da un riflesso decisivo su Tripicchio a uscite avventurose. Non “rischia” mai di bloccare il pallone ma alla fine chiude imbattuto dopo tre giornate.
Balasa 5: parte bene con un paio di discese interessanti in sovrapposizione a Cedric. Si spegne subito e più volte in fase difensiva si lascia saltare dagli avversari senza opporre grande resistenza. De Rossi gli lancia un chiaro segnalo sostituendolo ad un minuto dalla fine del primo tempo. (44’pt Capradossi 6: l’impressione è che possa guidare la linea con sicurezza e allo stesso tempo annullare l’avversario in marcatura. A differenza dei compagni di reparto non commette errori e tanto basta per la sufficienza piena).
Calabresi 5: un tempo centrale, uno esterno. Risultato: mai sicuro, sembra aver perso la sfrontatezza e il carattere mostrato lo scorso anno quando De Rossi più volte lo ha schierato sotto età. Cerca l’anticipo ma è sempre in ritardo e i due gialli sono meritati. Lascia la squadra in dieci ad un quarto d’ora dalla fine e salta la Fiorentina. Avrà tempo per riflettere sugli errori e rifarsi nel “Viareggio”.
Boldor 5,5: distratto in marcatura, riesce a far peggio in impostazione. Non ha l’animo del leader difensivo e più volte viene salvato da Sammartino. In inferiotà numerica recupera concentrazione, favorito anche dalla squadra che si difende più bassa. Fa valere i centimetri nelle mischie finali.
Sammartino 7: chiusure decise, tempismo perfetto, insuperabile nei contrasti. Spinge meno del solito ma esce dominatore dai duelli con Foresta e Barillari, sempre anticipato quando gravitano nella sua zona. Super in un intervento di testa in extremis ad anticipare proprio Foresta ad un metro dalla porta. Fino alla fine trova anche la forza per ripartire facendo respirare i compagni in sofferenza.
Pellegrini 6,5: primo tempo in sordina, secondo da dominatore. Centra il terzo gol stagionale, il secondo consecutivo sfruttando le sue qualità negli inserimenti in area. Ingaggia tanti duelli e ne esce sempre vincente. E’ diventato a tutti gli effetti uno degli “indispensabili” per De Rossi.
Adamo 6: parte con spirito guerriero, cercando spesso l’incursione personale. Inizia la ripresa con un giallo e due errori madornali in costruzione di gioco. Prestazione alla fine sufficiente facendo da spalla a Pellegrini in importanti contrasti nei minuti finali.
Cedric 5: abulico e indolente, perde quasi tutti i pallone che gioca. Nella ripresa spreca un paio di contropiedi come neanche il peggior Gervinho saprebbe fare (31’st Montefalcone 6,5: esordio perfetto: entra e fa ammonire un avversario. Determinante il suo salvataggio a due metri dalla porta dopo una corta deviazione di Proietti Gaffi. L’impatto devastante sul match si chiude provocando l’espulsione di Leto).
Di Mariano 7: va a corrente alternata negli spazi centrali intasati. Nella ripresa si allarga a sinistra e dà continuità alle sue giocate. Sfoga il suo talento quando la squadra rimane in dieci, sacrificandosi anche da centrocampista di destra con spirito di gruppo e applicazione. Il gol del raddoppio è un mix di forza fisica, tecnica e velocità: sei centri in campionato, otto in stagione. Merita la conferma a Firenze.
Ferri 5,5: la fascia di capitano sembra pesargli al braccio. Si innervosisce più volte nel primo tempo invece di cercare di dominare l’avversario con i suoi dribbling. Fallisce l’unica clamorosa occasione del primo tempo calciando sul portiere del Crotone. Di positivo c’è che non molla mai, combattendo come un leone fino alla fine.
Taviani 6: esordio da titolare per il centravanti preferito a Musto. Non sembra avere l’istinto del killer in area, ma combatte generoso tra i centrali avversari. Con una magia (stop e “sombrero” a Cava) regala a Ferri la palla del possibile 1-0. Come tutti gli ultimi centravanti di De Rossi però chiude la gara senza aver mai tirato in porta (27’st Shahinas 5,5: De Rossi lo inserisce per difendere il risultato ma non aggiunge sostanza alla mediana romanista).
De Rossi 6: contava vincere e la missione è compiuta. Il turno favorevole accorcia le distanze per la vetta e mette al sicuro definitivamente i playoff con tutto il girone di ritorno da giocare. La squadra però soffre troppo un avversario tecnicamente più debole: per fare risultato a Firenze e scavalcare i viola in classifica ci vorrà ben altra prestazione, soprattutto a livello fisico. Da rivedere anche disattenzioni difensive e i centravanti che faticano a calciare in porta e segnare.
A cura di Daniele Luciani
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