(M.Mauro) – La Roma ha dimostrato di avere le stigmate della grande squadra. A Verona, pur disputando un primo tempo sotto tono, ha comunque saputo sbloccare la partita. Se Gervinho si mette a fare anche gol tutto diventa più semplice. I giallorossi hanno evidenziato il giusto spirito di sacrificio, necessario per supportare una fase offensiva che vede coinvolti tanti uomini, e Garcia può contare su ottime alternative. Il rigore che ha chiuso la gara è stato senza dubbio generoso, ma non cancella i meriti di una Roma che è la migliore garanzia per il campionato. Conte ha sempre sottolineato come fosse prematuro considerare chiuso il discorso scudetto e i risultati di questa giornata dimostrano che il tecnico bianconero aveva ragione. Per gli amanti del calcio come me sarebbe bello vedere Juve e Roma lottare fino in fondo.
La Juventus ha rallentato, ma contro la Lazio si è confermata squadra di personalità e gruppo straordinario. Pur costretta in inferiorià numerica per oltre un tempo ha avuto il carattere e la forza per pareggiare, aiutata anche da un pizzico di fortuna in occasione della traversa e del palo colpiti dai biancocelesti. Buona parte del merito di una gara altamente spettacolare va proprio alla Lazio che con il ritorno in panchina di Reja ha ritrovato voglia di correre e di lottare.
Il Napoli, invece, è una delusione continua. Contro il Chievo sono tante le attenuanti per gli uomini di Benitez, ma una grande squadra trova comunque il modo di vincere partite come queste. L’avvio di stagione dei partenopei aveva illuso tutti, ma i troppi passi falsi e il forsennato ritmo impresso al campionato dalla Juve hanno subito compromesso la situazione. La realtà è che Benitez ha costruito una squadra con pochissimo equilibrio e che non ha una fase difensiva adeguata per poter lottare per il vertice