Nel gelo dell’Olimpico sbuca la testa del vichingo
Ci sono partite che restano impresse ed altre che scorrono senza lasciare il segno. Poi ce sono alcune che non solo resistono all’oblio, ma entrano addirittura a fare parte del patrimonio culturale condiviso. Un esempio paradigmatico è l’epica e gloriosa Italiagermaniaquattroatre, una partita talmente famosa che ormai è invalso l’uso di scriverla tutta d’un fiato, così come si pronuncia. Nella storia della Roma sono tante le partite che fanno parte della memoria collettiva: una di queste è “lo Juve-Roma di Riise”. 23 gennaio 2010, si gioca all’Olimpico di Torino in una serata freddissima, con temperature ben al di sotto dello 0. Dopo appena 4 minuti Toni si infortuna al polpaccio e Ranieri è costretto a mandare in campo un Totti ancora lontano dalla giusta condizione. La prima frazione di gioco si chiude con poche emozioni, ma ad inizio ripresa la Juve va in vantaggio: Juan svirgola un pallone che si impenna a campanile e Del Piero, da posizione oltremodo defilata, trova la giusta coordinazione per impattare al volo di sinistro e battere Julio Sergio con una splendida rasoiata a filo d’erba. La squadra di Ranieri è scossa, ma reagisce col piglio della grande squadra e dopo un quarto d’ora trova il gol del pareggio: Pizarro spezza una maldestra uscita palla al piede di Chiellini e serve di prima intenzione Taddei, che salta Grosso con un dribbling secco e viene atterrato. Tagliavento assegna il sacrosanto calcio di rigore e dal dischetto Totti fulmina Buffon, che pure intuisce la direzione del tiro: per il Capitano è il primo gol segnato alla Juventus in trasferta, per il portiere della nazionale la rete numero 500 subita in carriera.
Quando la partita volge al termine e le temperature scendono ulteriormente, l’indomito Riise (in maniche corte!) si scatena e scrive una pagina che rimarrà indelebile nella storia giallorossa: prima si infila alle spalle della difesa juventina e provoca l’espulsione di Buffon, poi si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. Quando inizia il 93° minuto di gioco la Juve prova ad uscire dalla sua metà campo con Diego, ma Pizarro in tackle scivolato spegne sul nascere la possibile ripartenza e recupera il pallone con autorità, per poi avanzare verso l’area di rigore. A quel punto il cileno alza la testa e vede ancora Riise dettare il passaggio sul secondo palo: traversone perfetto dal vertice dell’area di rigore e inzuccata vincente del roscio vichingo che insacca alle spalle di Manninger la rete dell’1-2. Nel tripudio generale, Riise corre sotto lo spicchio dove sono assiepati i tifosi romanisti e a mano aperta chiama i compagni a raggiungerlo: i fedelissimi presenti nonostante il freddo da record, così come quelli a casa, non dimenticheranno mai lo Juve-Roma di Riise.
Tabellino
23 gennaio 2010 – Stadio Olimpico di Torino
Juventus-Roma 1-2 (0-0)
MARCATOR: 51’ Del Piero, 68’ Totti (rig.), 93’ Riise.
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Grygera (75′ Candreva), Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Salihamidzic, Sissoko, Marchisio; Diego; Amauri (90′ Paolucci), Del Piero (82’ Manninger). A disp: Zebina, Cannavaro, De Ceglie, Yago. All.: Ferrara.
ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti, Juan, Burdisso, Riise; Taddei, Pizarro, De Rossi; Perrotta; Toni (4′ Totti), Vucinic. A disp: Doni, Motta, Mexes, Brighi, Menez, Cerci. All.: Ranieri.
ARBITRO: Tagliavento di Terni.
NOTE: Ammoniti Grosso, Salihamidzic, De Rossi, Burdisso e Taddei. Espulso Buffon all’82’. Angoli: Juventus 6, Roma 6.
Fonte: Asroma.it