Cresce l’attesa – ed anche l’apprensione per l’ordine pubblico – a tre giorni dal match del Bentegodi che metterà di fronte le ambizioni del Verona di Mandorlini e le chance di rincorsa della Roma di Garcia sulla Juve. I veneti sperano di poter avere un’arma in più lì davanti, contando sul recupero di Luca Toni, che aveva saltato il Milan la settimana scorsa per l’influenza. Ma la gara tra gialloblù e giallorossi, al di là della rivalità sportiva, è piena di intrecci, cominciando dal mercato, dove il Verona non nasconde di puntare ad un giocatore come Marquinho. Proprio il mercato, anzi, sembra essere un nervo scoperto dell’Hellas. Oggi il ds Sean Sogliano ha voluto difendere a spada tratta l’operato della società. «Mi spiace sentire – ha affermato – che l’ambiente non è al massimo dell’entusiasmo. È sbagliato che sia così, ci facciamo del male da soli. Con le nostre risorse abbiamo fatto grandi cose, tenendo fede agli obiettivi».
Non va giù a Sogliano qualche malumore emerso dopo la cessione di Jorginho al Napoli. «Ci è dispiaciuto far partire il giocatore già adesso. Però la scelta è stata ponderata e, come dice il presidente, ciò che conta è avere una società sana sotto il profilo economico. Jorginho se n’è andato per dare ancora più solidità alla società. Credo che dopo un anno e mezzo di lavoro abbiamo poco da dimostrare. Per noi hanno parlato i fatti. Ormai Jorginho è andato, ora bisogna solo pensare a fare una grande gara contro la Roma, una grande avversaria che sta vivendo una stagione straordinaria». «Il mercato? È chiaro – ha aggiunto Sogliano – che ora pensiamo prima alle uscite, ma se c’è l’occasione di migliorarci non ci tiriamo indietro. Marquinho? È un buon giocatore che a Verona si potrebbe trovare molto bene, come tutti i brasiliani. Ci piace, non ci nascondiamo». Sfida delicata non solo sotto l’aspetto sportivo, quella tra Verona e Roma.
C’è anche l’ordine pubblico a tenere banco, soprattutto perché non è stato dimenticato l’agguato di alcuni ultras giallorossi al pullman del Verona nella gara d’andata. La Questura di Verona aveva anticipato ieri il ‘pugno durò verso ogni eventuale episodio di violenza, ed annunciato che, proprio per motivi di sicurezza, la dotazione di biglietti per i tifosi ospiti sarà limitata a meno di 2mila tagliandi. Probabile, com’era avvenuto nella gara che ospitava il Napoli, che venga disposta una sorta di grande ‘zona rossà attorno allo stadio vietata alle auto dei non residenti. Intanto il sindaco Flavio Tosi, dopo aver elogiato la crescita civica dei tifosi dell’Hellas, ha emesso oggi – sempre ai fini della sicurezza – un’ordinanza che vieta la vendita di bevande in bottiglie di vetro, e in altro materiale non preventivamente aperto, nell’area del Bentegodi. Il divieto entrerà in vigore tre ore prima dell’inizio dell’incontro e terminerà un’ora dopo il fischio finale di Verona-Roma. successiva al termine della partita. In ogni caso la vigilanza sul tifo violento non si ferma. Proprio oggi la Questura di Verona ha annunciato di aver emesso sei Daspo, cinque a carico di tifosi scaligeri, uno per un sostenitore del Napoli. Le indagini della Digos, supportate dalle telecamere di vigilanza, hanno riguardato episodi di varie partite giocate negli ultimi mesi a Verona.
Fonte: Ansa