(G.Piacentini) «Uno spot per il calcio italiano». Si è divertito, Daniele DeRossi, a giocare Roma-Napoli. Una gara tra due formazioni che si sono affrontate a viso aperto, con uno stile di gioco più europeo rispetto agli standard della serie A. «Nel nostro campionato – l’analisi del centrocampista giallorosso – si giocano il novanta per cento delle gare contro formazioni chiuse in difesa, invece è bello giocarsela a viso aperto, a prescindere dal risultato finale».
Al termine del primo tempo la formazione giallorossa sembrava aver in mano il match, poi in avvio di ripresa si è complicata la vita da sola riportando in partita il Napoli. «Rientrare e prendere gol dopo un minuto non ci ha fatto bene mentalmente, però abbiamo reagito bene dopo il loro pareggio». In altri tempi la Roma si sarebbe disunita dopo un recupero simile, in- vece ha riordinato le idee ed ha trovato la forza per vincere.Fare il terzo gol è stato importantissimo per la gara di ritorno, al San Paolo sarà un’altra bella partita. Ce la giocheremo, come facciamo sempre. Le squadre forti, con i piedi buoni, le abbiamo sempre avute, forse lo scorso anno tecnicamente eravamo ancora più forti ma ci è sempre mancata la mentalità, che ci ha dato Rudi Garcia e che noi abbiamo contribuito ad alimentare».
«Era importante vincere – l’analisi del tecnico francese- sarebbe stato meglio non prendere gol. Abbiamo visto una bella partita, e per farlo ci vogliono due squadre forti. Può succedere un errore individuale, ma loro hanno qualità e ce ne siamo resi conto. Vediamo cosa succede nel ritorno, il Napoli deve vincere per forza e noi andiamo per qualificarci. Le critiche a Gervinho? La risposta viene sempre dal campo. Penso che lui possa ancora migliorare, ha ancora dei margini. Sa che ha una gran- de fiducia da parte mia e dei suoi compagni: gioca sempre per dare dei problemi agli avversari».
«Totti ha giocato veramente bene per un’ora – continua Garcia – poi avevo pensato a scelte diverse ma Gervinho aveva il piede caldo e l’ho la- sciato in campo. Francesco non può giocare quattro partite consecutive, ma per me Ljajic, Destro, Bastos e Federico Ricci sono tutti impor- tanti. Strootman?È come una lavatrice, quando gli arriva una palla brutta lui la lava sempre. È fondamentale per la squadra». Una gara dai due volti. «Il primo gol subìto ha cambiato tutto, anche dal punto di vi- sta psicologico. Il Napoli ha preso fiducia e noi siamo ca- lati ma poi mi è piaciuta la voglia che ci ha messo la squadra: non dobbiamo perdere la voglia di vincere,che è la nostra forza. È stata una bella pubblicità per il calcio. Le possibilità di qualificazione sono al cinquanta per cento: possiamo fare gol, ma anche loro hanno un attacco fortissimo».