(G. Piacentini) – Con 57 punti, a quattordici giornate dalla fine compreso il recupero con il Parma, la sua Roma ha già fatto meglio di quella di Luis Enrique. A fine partita Rudi Garcia avrebbe più di un motivo per essere soddisfatto, e invece sottolinea alcuni atteggiamenti della sua squadra che non gli sono piaciuti. «Dobbiamo essere consapevoli che abbiamo una cosa meravigliosa da giocarci fino al termine della stagione. È questo ciò che la squadra deve capire, bisogna dare tutto sul campo e pensare al gruppo e non a se stessi. Abbiamo bisogno che tutti lavorino, ci deve essere impegno anche in fase difensiva, pur sapendo che è difficile farlo». I tre punti conquistati sono però importantissimi. «Sono la cosa più importante. Nel primo tempo abbiamo gestito bene ma nel secondo abbiamo avuto tante occasioni per fare il secondo gol. Sapevamo che loro hanno giocatori forti sulle palle alte, non abbiamo preso gol e per vincere in trasferta questo è fondamentale.
Abbiamo sofferto soprattutto nel finale ma va bene perché abbiamo vinto. È stato il successo del gruppo, Romagnoli e Taddei hanno fatto molto bene. Gervinho forse è un po’ stanco perché ha fatto tante partite ma è il nostro giocatore più veloce e con tanti spazi a disposizione non era la scelta giusta toglierlo». Oggi la Juventus gioca il derby, per la formazione giallorossa può essere uno snodo fondamentale della stagione. «Nei derby può succedere di tutto, non c’è differenza tra le due squadre ma solo l’orgoglio di vincere o di non perdere. Ogni gara della stagione è importante, così come la nostra vittoria a Bologna, e le coppe mangiano energia».
Il match winner in casa romanista è stato Radja Nainggolan, che con il suo primo gol in maglia giallorossa, l’ottavo in serie A e il terzo al Bologna, è il quattordicesimo marcatore (compreso Borriello) della rosa. «Un gol da tre punti – le sue parole a fine gara – e per questo è importante, non perché l’ho segnato io. C’è un obiettivo da raggiungere tutti insieme, e conta vincere. Nel finale abbiamo sofferto ma potevamo chiuderla e abbiamo sprecato qualche occasione, l’importante è rimanere tutti uniti. La Juventus? Ora è a 6 punti e finché la matematica ce lo permette dobbiamo crederci fino alla fine. Perché buttare via un campionato in cui abbiamo fatto così bene?».