(L. Valdiserri) Primo obiettivo: prendere un vantaggio. Secondo obiettivo: non prendere gol. Terzo obiettivo: calibrare al meglio il turnover tra la semifinale di andata (stasera all’Olimpico, ore 20,45), il derby di domenica pomeriggio e il ritorno della semifinale, a Napoli, tra sette giorni. Ecco il piano di Rudi Garcia per la settimana che può dire tanto, anche se non tutto, della stagione giallorossa. Il tecnico la affronta sereno, per tutto quello che la squadra ha fatto fin qui, ma anche con determinazione: «Io rispetto tutti, ma non temo nessuno. È vero che il Napoli è in un momento difficile, ma può anche esserci una reazione. La semifinale si gioca su 180’, forse di più. Meglio prendere un vantaggio».
Benitez ha detto che la Roma è favorita perché domenica non ha speso energie per il rinvio della gara contro il Parma. Garcia risponde a tono: «Se è un vantaggio lo vedremo in campo. In campionato, per esempio, non lo è: con una gara da recuperare si rischia di dare per scontare punti che non sono ancora conquistati. Ma di questo ci preoccuperemo a suo tempo. Ora penso solo al Napoli, che ha fatto tanti punti in Champions: nessuno ha dubbi sul suo valore. Dobbiamo cercare di non prendere gol, perché ci si può qualificare anche con un doppio pareggio». Se Roma-Parma si fosse disputata, ci sarebbero pochi dubbi sul turn-over. Ma così non è stato. Ed è sicuro che la figura di Totti sia sempre centrale nelle scelte: «Quando Francesco è al 100%, meglio averlo sul campo. Ma dipende da tante cose: l’avversario, la strategia del giorno… Abbiamo tanto bisogno di lui e non dobbiamo prendere il rischio di perderlo. Quando si è infortunato, abbiamo visto che cosa significa».
Poi ci sarà il tempo per pensare al derby e alla frase di Reja sugli infortuni (romanisti). Garcia direttamente non risponde, ma, quando gli chiedono delle regole da tenere sui social network, dà una traccia: «Sul piano personale possono dire tutto, ma sul piano professionale devono stare attenti perché rappresentano la Roma. Bisogna fare molta attenzione su queste cose, perché quando una cosa è scritta o detta diventa un fatto, e dopo è difficile tornare indietro». All’Olimpico sono attesi 40mila spettatori. Si spera non ci sia anche la pioggia.