(L.Valdiserri) Resettare e ripartire. Anche se non sarà facile. Perché la Roma, dopo la vittoria di Bologna, sperava che il Torino fermasse la Juve. Perché il rigore non fischiato per il netto contatto tra Pirlo ed El Kaddouri ha scatenato di nuovo in città il partito dei «complottisti »: social network e radio hanno tracimato. Perché alla società si sentono presi in giro da commenti per cui a volte è semplice e a volte è difficile vedere quello che succede in campo, tra penalty e cartellini. Perché stanno per arrivare due partite molto impegnative, contro Inter e Juventus, e l’emergenza infortunati resta alta. Alla moria dei terzini (sabato ne mancavano 4 su 4) si è aggiunto l’infortunio alla caviglia di Florenzi. La linea della società e di Rudi Garcia è comune: continuare a spingere con tutte le forze, senza cadere nel vittimismo e, nello stesso tempo, senza fare «la figura dei fessi». Un equilibrio non facile. Pensare che il campionato sia già finito sarebbe l’errore più grave: se non si mira al primo posto, può diventare più difficile difendere il secondo. Tutti devono dare il massimo, per non avere in futuro nessun rimpianto.
In questo senso un segnale importante potrebbe venire da Francesco Totti. Il capitano sta pensando di rinunciare al giorno supplementare di riposo, che Garcia ha dato alla squadra, e presentarsi a Trigoria non solo per la fisioterapia ma anche per un primo test in vista della gara contro l’Inter. In ogni caso, la decisione sarà presa in stretto contatto con lo staff medico. C’è una sola cosa peggiore di non andare in campo: farlo quando non si è ancora pronti e rischiare una ricaduta. Il rientro di Totti contro l’Inter è possibile,quello di Maicon improbabile. Garcia, però, sabato potrà recuperare almeno Torosidis. Gli affanni di Taddei, terzino d’emergenza a Bologna, sarebbero molto più difficili da ammortizzare contro Inter e Napoli. Alessandro Florenzi sarà sottoposto a nuovi esami alla caviglia destra. Miralem Pjanic deve convivere con il dolore al ginocchio, eredità della gara del 5 gennaio allo Juventus Stadium. Sarebbe utile recuperare Totti, magari con una staffetta tra lui e il bosniaco, per la gestione delle risorse. I due infortuni muscolari della stagione in corso hanno limitato il minutaggio di Totti a 957 minuti. Tutti gli altri attaccanti, tranne Destro (526’, ma è rientrato solo l’8 dicembre), hanno giocato di più: Gervinho 1.605’, Florenzi 1.324’ e Ljajic 1.144’. Pjanic addirittura 1.706’. Per tenere testa alla Juve fino alla fine serve il miglior Totti. E poi sarà quel che sarà.