(V. Minutiello) – Un derby senza reti è sempre sinonimo di un derby brutto. E infatti all’Olimpico non è che lo spettacolo sia stato grandissimo. A Reja il pareggio può andar bene, lo aveva detto in conferenza. Molto meno a Garcia, che vede sfumare un’occasionissima di accorciare sulla Juve, fermata sul 2-2 a Verona proprio nel finale. Il derby finisce 0-0, un risultato giusto, al termine di una partita equilibrata, a tratti confusa e con molti errori dettati probabilmente dalla paura di perdere.
SPETTACOLO SUGLI SPALTI – L’Olimpico non è pieno, nelle tribune si vedono tanti buchi, ma le curve regalano spettacolo come al solito. La Nord sfoggia una bella coreografia, colorandosi di biancoceleste con al centro la rappresentazione del successo in coppa Italia. La Sud risponde con tante sciarpe, bandiere, fumogeni, e un rettangolo giallorosso con sotto lo striscione “Dell’amor che non ha prezzo siamo il ritratto. Amor che vince il tempo e resta intatto”.
POCHE EMOZIONI – Reja, come previsto, schiera la Lazio con il 4-3-3: Keita e Candreva dietro Klose. Formazione speculare alla Roma, che però in difesa diventa un 4-5-1. Garcia non snatura la sua squadra, l’unico ballottaggio era a centrocampo tra Pjanic e Nainggolan: gioca il bosniaco. Si capisce subito che non è una partita come le altre. La Roma fatica a ragionare, sente il peso del derby. Anche la Lazio non è così ordinata. Ne esce una gara con tanti errori a centrocampo e capovolgimenti di fronte. Nel primo tempo l’occasione più grande ce l’ha la Roma e capita sui piedi di Pjanic che non riesce a concludere tutto solo davanti a Berisha su assist delizioso di Maicon. La Lazio è pericolosa nelle ripartenze, con Gonzalez che spara di poco alto da fuori e Klose, che mette in difficoltà De Sanctis in uscita. Totti ci prova con un paio di conclusioni da fuori che non escono di molto. Al 25′ Gervinho fa esplodere l’Olimpico ma stavolta è stato troppo veloce ed è finito in fuorigioco di pochi centimetri. Orsato giustamente annulla.
PAREGGIO GIUSTO – Nella ripresa Reja inserisce Mauri al posto del giovane Keita. È il rientro dopo i sei mesi di squalifica per il capitano della Lazio, oggi senza fascia perché subentrato dalla panchina. La Roma prova ad alzare il ritmo e nel primo quarto d’ora è padrona del campo. Ma la Lazio si sistema bene in campo e non concede molti spazi. Garcia vuole vincere e aumenta il potenziale offensivo della squadra inserendo prima il debuttante Bastos al posto di Florenzi e poi all’85’ Destro al posto di Totti. I giallorossi si proiettano in avanti alla ricerca del gol e qualche occasione la creano però si sbilanciano molto e concedono il contropiede alla Lazio, che in un paio di occasioni poteva fare davvero male. All’81’ Onazi sbaglia un appoggio facile che avrebbe messo Klose da solo davanti alla porta. Il pareggio alla fine è un risultato giusto: la Roma nella ripresa ha spinto di più, ma la Lazio si è difesa bene. Reja resta imbattuto in campionato e dimostra ancora una volta di essere riuscito a ridare un’anima a questa squadra che non si è sciolta nemmeno nella partita più complicata. I giallorossi restano a -6 dalla Juve, ma vedono il Napoli accorciare di due punti: ora è a -4. Il derby però non è la partita giusta per fare calcoli. Reja resta imbattuto in campionato