(A. Pugliese) – Adesso non ci sono più passi da fare, Roma-Sampdoria si giocherà con le due curve dell’Olimpiche chiuse per i cori discriminatori andati in scena durante Roma-Napoli di Coppa Italia. Il ricorso d’urgenza presentato ieri dalla Roma alla Alta Corte di Giustizia del Coni è stato ricevuto e verrà discusso nel merito martedì prossimo (alle ore 16), ma l’alta Corte ha respinto l’eventuale cautelare per la sospensione del provvedimento impugnato in precedenza dalla Roma davanti alla Corte Federale. Ad esaminare il ricorso d’urgenza della Roma è stato l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini come giudice monocratico, valutando che «allo stato degli atti non sussistono le esigenze cautelari invocate per l’assunzione del provvedimento di sospensione», rinviando però l’esame nel merito all’udienza collegiale di martedì, dove si terrà «l’audizione delle partie l’esame in consiglio dell’istanza, riservandosi in quella sede ogni eventuale provvedimento cautelare».
Tavolo tecnico La Roma si era posta il problema dell’ordine pubblico, nel caso in cui molti tifosi si fossero recati lo stesso allo stadio. Ecco perché all’ora di pranzo c’è stato un tavolo tecnico con le istituzioni (questore e prefetto) per vedere se ci fosse la possibilità (subito respinta) eventualmente di far entrare i tifosi delle due curve che si fossero recati allo stadio in altri settori. Poi è arrivato l’esito del ricorso, che a Trigoria accolgono comunque con moderata fiducia in vista della partita con l’Inter (primo marzo), la seconda che la Roma dovrebbe giocare con le curve chiuse in base alla sanzione federale.