(A. Pugliese) La delusione di Napoli se la sentiva ancora un po’ sulla pelle e forse Garcia, quando alla vigilia ha parlato di lupi affamati e «incazzati», si riferiva anche a lui, aMattia Destro, che proprio al San Paolo aveva avuto subito la palla giusta per spedire la Roma verso la finale di coppa. Un modo come un altro per caricare chi, dopo quel k.o., stava un po’ giù di morale e, tra questi,c’era proprio anche Mattia. «Gol liberatorio? Diciamo che io gioco sempre per segnare e quando non ci riesco mi dispiace ha detto Destro dopo la prima delle due reti . È stato un gol di rabbia, ci tenevo a farlo dopo quello sbagliato a Napoli. Ed è stato importante perché ci ha permesso di sbloccare il risultato ». Ma è stato importante soprattutto per lui, che nei 43 minuti precedenti ci aveva provato, un po’ sbagliando, un po’ pagando dazio alla fortuna. E a quell’esultanza rabbiosa di Mattia (via la maglia, a costo di un’ammonizione che la Roma gli perdonerà) ha fatto seguito quella di De Rossi (in panchina, da tifoso), di Ludovica Caramis (la fidanzata di Destro, «Mi scoppia il cuore di gioia») e i complimenti di Dodò («Mitico Mattia»).
GRANDE O NO? – Con la doppietta di ieri Mattia, da quando è rientrato dall’infortunio, in campionato tiene una mediagol mostruosa: 6 reti in 9 partite (una ogni 75 minuti giocati). Da ieri sera Mattia è il nuovo capocannoniere della Roma. «Segno come Inzaghi? Magari fosse, ci metterei una firma, per me questo è un supercomplimento », dice lo stesso Mattia. Per ora i numeri ci sono e sono da centravanti d’oro, quello che Garcia cercava per variare il modulo di gioco rispetto a quando al centro dell’attacco c’è Totti da «falso nove». «Lui è un grande attaccante, un giocatore molto importante per me e per la squadra dice Garcia . Il dibattito sul suo valore lo lascio ad altri, io gli faccio i complimenti per quello che sta facendo. L’ammonizione? Peccato per quel cartellino, ma lui sa che può farlo una sola volta, per fortuna non si è tolto la maglia anche sul secondo gol». Già, in futuro magari imparerà anche a non farlo più, ma ieri era troppo importante per non scaricare tutta l’adrenalina in quel gesto, con tanto di abbraccio a petto nudo proprio a Rudi Garcia. «Ma il mister non mi ha rimproverato per la maglia, mi ha fatto solo i complimenti per il gol», chiarisce Mattia.
TRA INZAGHI E VIALLI – E allora adesso la copertina è di diritto la sua, se l’è guadagnata con il sudore, la fatica, ma soprattutto con i gol, quelli che sono la sua linfa vitale. «È stata una giornata perfetta, quando segno è sempre un momento importante continua Destro . Io cerco sempre di fare del mio meglio, le chiacchiere le lascio agli altri. L’importante è fare bene sul campo, avere continuità mi aiuta a raggiungere la condizione. Dopo 8 mesi di stop è fondamentale, la condizione aumenterà di gara in gara. Io e Totti insieme? Penso solo a dimostrare il mio valore, a fine anno si vedrà. È una cosa a cui penserà il mister, troverà lui la soluzione migliore. Per ora penso solo a fare più gol possibili, anche per il Mondiale, che è poi l’obiettivo di tutti». E se la media gol è altissima e lo avvicina a Filippo Inzaghi, la terza rete ricorda per potenza ed esecuzione un altro centravanti doc, Gianluca Vialli. «Fare una carriera come la sua sarebbe un sogno», chiude Mattia. Già, e allora non gli resta che continuare a segnare così.