(A. Pugliese) – La rabbia di Destro ed il genio di Pjanic. E’ la miscela con cui la Roma cancella la delusione di Napoli e riparte all’inseguimento della Juventus, mettendo in un angolo una Sampdoria ordinata, ma mai davvero pericolosa. Tranne i primi 20-25 minuti in cui i giallorossi faticano a scaldare il motore, per il resto della partita non c’è mai stata storia e se il punteggio non è più ampio è solo perché prima di sbloccare la partita, la squadra di Garcia ha provato a complicarsela da sola, sprecando anche l’impossibile.
tra tifo e regali — Si parte in un clima surreale, con le due curve chiuse (nord e sud) per i cori discriminatori di Roma-Napoli di Coppa Italia ed i distinti sud che per provocazione ripetono più volte quel coro (“O Vesuvio lavali con il fuoco”), strappando anche qualche applauso dalla tribuna Monte Mario. Poi si inizia, con Garcia che lascia fuori De Rossi e disegna la Roma a specchio con la Samp (4-2-3-1, con Nainggolan e Strootman davanti alla difesa e Pjanic alle spalle di Destro). Mihajlovic invece è senza Maxi Lopez e come punta preferisce Eder ad Okaka, rinunciando ad Obiang in mediana. Così ne viene fuori una partita strana, dove al 9′ Strootman pesca Destro 40 metri più giù da solo davanti a Da Costa, ma l’attaccante (in fuorigioco) si divora il gol. E’ l’unica fiammata di una partita in cui la Roma non trova il bandolo della matassa e la Samp prova a graffiare di rimessa. Fino al 26′, quando è ancora Strootman in verticale a pescare Gervinho, il cui tocco sotto supera Da Costa ma non Gastaldello, che salva sulla linea di porta. Allora si scatena il genio di Pjanic, che ci prova da fuori, pennella un assist d’oro per Destro (in ritardo) e fa sedere tutta la difesa, regalando un pallone che Maicon spreca nel peggiore dei modi. In mezzo i liguri ci provano (invano) con Soriano e Krsticic, mentre al 35′ la Roma sembra poter passare: Florenzi trova il pallone giusto per la testa di Destro, ma Gastaldello la “spizza” di quel che basta per mandare fuori tempo la punta giallorossa. Al 40′ altro regalo giallorosso (erroraccio di Palombo, Strootman spreca su Da Costa a botta sicura), ma è il preludio al vantaggio giallorosso che arriva 4 minuti dopo: angolo di Florenzi, con Destro che stavolta indovina l’angolino giusto di testa.
rabbia destro — La ripresa si apre con Wszolek che reclama un rigore (Benatia gli porta via il pallone in scivolata toccandolo con un braccio) e l’ennesimo colpo di genio di Pjanic, che al 9′ con una magia su punizione sigla il 2-0 da venti metri. La Sampdoria si affloscia di colpo ed è in ginocchio, tanto che arriva subito anche il 3-0, con Gervinho che in corsa trova Destro, Mattia si gira bene su Regini e di destro spara tutta la rabbia che ha in corpo sotto la traversa. E’ la liberazione, per i gol sbagliati in apertura e anche per quelli di Napoli, nella semifinale di ritorno della Coppa Italia. E allora la Roma (esordio stagionale per Romagnoli come esterno sinistro di difesa) prova anche a dilagare ancora con Pjanic, due volte con Florenzi e infine con Gervinho. Finisce 3-0, con la Sampdoria che chiude con un uomo in meno per l’espulsione al 36′ di Gastaldello per doppio giallo e De Rossi che festeggia la nascita di Olivia giocando da difensore centrale.
Fonte: Gazzetta.it