(Il Messaggero) – L’Alta Corte di Giustizia del Coni, dopo quella della Figc venerdì, ha respinto ieri il ricorso della Roma contro la sanzione del giudice sportivo didue gare con le curve dell’Olimpico chiuse per cori di discriminazione territoriale rilevati durante la partita di Coppa Italia in casa con il Napoli. Questo significa che stasera all’Olimpico potranno accedere solo tifosi nei settori Distinti, oltre che ovviamente in Tevere e Monte Mario. Essendo le curve squalificate, sono di fatto squalificati anche gli abbonati di quei due settori. Tifosi che, va ricordato, non possono comprare biglietti per altri settori. La società, che venerdì aveva stigmatizzato il comportamento della Corte di giustizia federale, ieri mattina ha provato a giocarsi anche la carta dell’Alta Corte di Giustizia del Coni per tutelare i propri abbonati chiedendo che la squalifica venisse sospesa ma, intorno all’ora di cena, è arrivata la risposta negativa. Con grande delusione, e malumore, degli abbonati di curva costretti a restare a casa. «Non avere i nostri tifosi potrebbe darci uno stimolo in più», il parere di Rudi Garcia. Il presidente dell’Alta Corte del Coni, l’ex ministro Franco Frattini, ha esaminato come giudice monocratico il ricorso, valutando che «allo stato degli atti non sussistono le esigenze cautelari invocate ai fini della assunzione del provvedimento di sospensione», e ha ritenuto che la sanzione debba essere applicata a decorrere da Roma-Samp.
MARTEDÌ ALTRO ROUND
Frattini, però, non ha rigettato il ricorso e ha rinviato l’esame nel merito a martedì quando si terrà «l’audizione delle parti e l’esame in camera di consiglio dell’istanza cautelare, riservando in quella sede ogni eventuale provvedimento cautelare». C’è l’ipotesi, quindi, che con l’Inter, il primo marzo, le curve possano essere aperte.