(S. Carina) La miglior sintesi dello stato d’animo della Roma a fine gara, la regala Morgan De Sanctis: «Rammarico è la parola più giusta – precisa il portiere – La prestazione la squadra l’ha fatta, è stata una partita arrembante. Abbiamo ridotto al minimo i rischi di una Lazio che ci poteva colpire in contropiede. Peccato non aver concretizzato tutta la mole di gioco espressa». Alla fine il gol che non è arrivato all’Olimpico lo ha segnato in pieno recupero Gomez a Verona, fermando la Juventus:«Quello che è accaduto in questa giornata è sinonimo che la strada da fare è ancora lunga e la dimostrazione che non dobbiamo farci mai trovare impreparati perché le occasioni ci saranno ancora». Già, ma il fatto di essere rimasti a secco, non va giù al numero uno giallorosso:«C’è mancato il gol e non è una cosa che succede spesso a questa squadra, è capitato solo due volte con Cagliari e Juventus. Rimane la consapevolezza di una grande prestazione e non aver concesso nulla alla Lazio, salvo la ripartenza con Onazi. E’ stato dominio assoluto della Roma, la Lazio si è difesa ad oltranza».
LA FRECCIATINA
Poi la frecciatina agli avversari: «Il coprirsi, credo che sia il leit motiv di squadre che si reputano inferiori a noi. Non a tutti riesce fermarci, alla Lazio è riuscito». Se il mondiale sembra un discorso accantonato -«Quasi sicuramente non verrò chiamato e quindi non ci sarà bisogno di rinunciare» – il pensiero ora corre al ritorno della semifinale di coppa Italia a Napoli: «Mercoledì peserà il gol di Gervinho dell’andata. Sarà un ambiente difficile e personalmente sono curioso dell’accoglienza che riceverò». La Roma andrà a Napoli direttamente mercoledì. Stile Luis Enrique.