(A.Angeloni) Arte e sport nel nome della Roma. Testaccio, la cornice. Il cuore giallorosso, il motore. Dal 18 febbraio al 20 luglio verrà aperto questo contenitore di passioni romaniste: maglie, cimeli, video inediti e percorsi interattivi.
“Roma ti amo”, è il nome della mostra, presentata non a caso nel giorno di San Valentino. Per adesso terrà le basi nella capitale, poi sarà itinerante con periodi di esposizione programmati in Brasile, Usa e Asia e si svilupperà su un percorso di oltre 1300 metri quadrati con la storia della Roma ricostruita in sei sale suddivise per epoche. «E quando verrà presentato lo stadio lo porteremo in questa mostra: trasferiremo le immagini del progetto in un’ala dell’esposizione» ha anticipato il dg Baldissoni, presente insieme con l’Ad Zanzi e il tecnico Garcia all’ex Mattatoio per la presentazione dell’eventi. Quanto allo stadio (si parla di partnership della Apple, Nike e Disney), siamo nell’attesa che vengano definiti gli accordi per le infrastrutture con il Comune e quindi il via ai lavori. Sì, ma quando?
IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE Presente-assente James Pallotta, la cui presenza si è notata attraverso una lettera. Ecco contenuto: «Questa mostra è la naturale conseguenza del percorso intrapreso quasi due anni fa per onorare la tradizione di questa società e riaffermare l’unicità del legame tra il club, i suoi tifosi e gli innumerevoli protagonisti di questa fantastica storia. Non si tratta di un punto di arrivo. Piuttosto, preferisco definirla un meraviglioso passaggio verso i traguardi che ci riserverà il futuro. Sarà un’esperienza concepita per offrire un assaggio di ciò che la società costruirà nella sua futura casa per gli appassionati di calcio di questa città e di ogni parte del mondo». Presente anche Garcia, che ha espresso tutto il suo orgoglio di essere alla guida della Roma. «È sempre interessante guardare il passato, se sono qui è grazie a tutta la gente che ha lavorato prima in questo club».
IL DG APPASSIONATO Per la realizzazione della mostra è stato dato un ruolo centrale ai tifosi, coinvolti nel reperimento dei vari cimeli. «Abbiamo cercato di dare un taglio artistico a una mostra legata agli oggetti di una squadra di calcio. Èuna cosa innovativa e insolita. Questa mostra è un test e per realizzarla siamo entrati in contatto con chi è in possesso dei cimeli che meriterebbero di essere racchiusi in via definitiva in unmuseo che intendiamo costruire nel nuovo stadio», le parole di Baldissoni.