(M. Ferretti) – Francesco Totti, nell’intervista rilasciata in esclusiva a Il Messaggero lo scorso 2 gennaio, dichiarò, e per questo fu pesantemente criticato dai benpensanti del calcio nostrano, che quelli della Juventus «qualche aiutino ce l’hanno sempre: l’evidenza è quella, c’è poco da fare. Volontario o involontario? Involontario, spero. Ma dopo una, due, dieci volte devi stare sempre attento…». Il capitano, domenica sera, ha visto quanto accaduto allo Juventus Stadium e c’è rimasto male. Non si è sorpreso più di tanto, però. E, immediatamente, gli sono tornate in mente tutte le perplessità, le polemiche che avevano fatto seguito a quell’intervista rilasciata prima di Juventus-Roma dello scorso 5 gennaio. Sarebbe carino, ha pensato Francesco, chiedere adesso a chi mi aveva censurato se avevo detto una cosa sbagliata.
VIA LIBERA Pensieri in libertà, nulla più. Da capitano della Roma e da tifoso della Roma. Totti, ieri, si è sottoposto all’ennesima visita di controllo a Villa Stuart per valutare l’infortunio alla coscia sinistra che lo sta tenendo fuori squadra dalla partita di Napoli di Coppa Italia: esito positivo, il problema è stato, di fatto, risolto e questo significa che da oggi (è in programma una doppia seduta di lavoro, a Trigoria) riprenderà ad allenarsi sul campo. Considerato che la partita contro l’Inter è in programma sabato sera, Totti non ha molto tempo per mettersi a disposizione di Rudi Garcia. Ci proverà, però. Questo è certo. Al momento, non è il caso di puntare sulla sua presenza oppure sulla sua assenza: tutto verrà valutato giorno dopo giorno, tenendo conto che Francesco – al meglio delle ipotesi – avrà nelle gambe solo quattro giorni di allenamento. E che la passata settimana ha lavorato soltanto in acqua. Diciamo che se Francesco riuscisse a mettersi agli ordini di Garcia per sabato anche solo per la panchina sarebbe un grosso risultato. Senza trascurare che dopo aver affrontato l’Inter, la Roma dovrà vedersela con il Napoli e che, quindi, oltretutto con Destro diffidato, non deve esser corso alcun rischio per avere sempre e comunque un centravanti. Contro l’Inter, nella gara d’andata a Milano, Totti diede letteralmente spettacolo, segnando due gol e propiziando con una giocata fantastica al limite della propria area la rete di Florenzi. In carriera ha già segnato in campionato 11 volte ai nerazzurri, con una dato curioso: ha affrontato l’Inter 34 volte, cioè lo stesso numero di partite giocate contro la Lazio, le squadre più incrociate da quel lontano 28 marzo del 1993.