Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.
VOTO 0 LE LACRIME DI MARIO
Inspiegabile reazione di Balotelli al momento della sostituzione nel finale di Napoli-Milan. L’attaccante rossonero, forse scosso dalle vicende private riguardanti la figlia, forse contrariato per la prova non esaltante, si è lasciato andare ad un pianto a dirotto parzialmente coperto dal cappotto sociale. L’interpretazione migliore, come spesso accade, l’ha data l’indimenticato Boban, puntando l’attenzione sulle prestazioni del nazionale azzurro, giù di corda ormai da tempo e incapace di fare la differenza sul rettangolo verde come nelle pagine dei tabloid. Flop player!
VOTO 1 UNA PENTOLA AL BENTEGODI
Nel concitato finale in scena a Verona ironica protesta da parte dei tifosi scaligeri per l’arbitraggio di un disattento Doveri con un lancio in campo di un contenitore metallico, presumibilmente una pentola, subito fatta sparire dal rettangolo verde da un addetto alla sicurezza. Nervoso il termine del match dove oltre al lancio del famigerato tegame i tifosi di fede gialloblù hanno intonato il coro “ladri, ladri” rivolto ai supporters bianconeri per l’ennesima scorribanda arbitrale. Masterchef.
VOTO 2 AVRAMOV-PADELLI
Il portiere del Cagliari la combina grossa a Marassi regalando il gol partita alla Sampdoria. Sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Palombo all’11’ del primo tempo, sbaglia completamente il tempo dell’uscita consentendo a Gastaldello, abile nello stacco, di insaccare indisturbato sul secondo palo. Non è da meno il collega del Torino, impreciso nella respinta sul bel destro da fuori di Khrin, con il pallone facile preda di Cristaldo per l’1-2 definitivo del Bologna. Lo stesso numero 1 granata aveva peccato di esuberanza nell’uscita su Bianchi che aveva portato al pareggio felsineo. Paperon dei paperoni.
VOTO 3 VERONA-JUVENTUS: QUANTI ERRORI
In vantaggio per due reti a zero in quel di Verona dopo appena 45′ di gioco; le seconda marcatura di Tevez è però viziata da una netta posizioni di offside dove risulta incredibile l’errore dell’assistente di linea Stallone. In precedenza già colto in errore sulla prima marcatura bianconera sempre firmata dall’apache e condizionata dalla partenza in fuorigioco di Lolorente, risultata però non influente sulla marcatura. La gara del Bentegodi è scandita dalla fiera dell’errore, oltre a quelli citati infatti vanno aggiunti due rigori reclamati dai padroni di casa: il primo complice un evidente fallo di mano di Vidal, che tocca la sfera in mischia, il secondo al 90′ con Lichtsteiner ad allargare il braccio toccando il pallone sullo spiovente di Romulo. Doveri ci fai o ci sei?
VOTO 4 DUE SCONFITTE SU DUE PER MALESANI
Il Patron Squinzi voleva una svolta per il suo Sassuolo e dopo aver acquistato nel mercato di Gennaio la bellezza di 12 giocatori, ha deciso di sollevare dall’incarico Eusebio Di Francesco. L’avvento del nuovo mister, sicuramente più esperto, non ha fruttato però quell’inversione di tendenza da tutti auspicato nel’ambiente nero-verde, con l’ottenimento di 0 punti nelle ultime due uscite con Verona e Inter. Un solo gol messo a segno (inutile 1-2 nel match con i veneti) e un gioco tutt’altro che irresistibile. L’unica nota positiva riguarda le debacle delle concorrenti e la quota salvezza ben al di sotto della fatidica soglia dei 40 punti. Baratro.
VOTO 5 PARMA-CATANIA UNO SPOT PER LA NOIA
Per i ducali un’occasione persa per continuare a mantenere intatte le velleità europee, per gli etnei invece, un punto guadagnato nella difficilissima corsa salvezza. Intorno un match fatto di poche emozioni, zero palle gol e un gioco cosi soporifero da conciliare nel migliore dei modi il sonno dopo un pranzo domenicale quantomeno abbondante. L’unico suono di sveglia arriva sulla traversa colpita da Bergessio in apertura di secondo tempo su lancio di Izco. Tutto il resto è noia.
VOTO 6 SENZA DIAMANTI IL BOLOGNA TORNA A SORRIDERE
Ceduto il trequartista Alino Diamanti al Guangzhou di Marcello Lippi, in Cina, i rossoblu di Ballardini tornano alla vittoria in campionato aggiudicandosi per 2-1 l’anticipo dell’ora di pranzo in casa del Torino. Granata subito in vantaggio grazie alla dodicesima segnatura di Ciro Immobile, e poi raggiunti e scavalcati dalla prima doppietta italiana del giovane Cristaldo: il primo gol arriva sfruttando al meglio la caparbia azione di Rolando Bianchi, la seconda dalla presa pallavolistica in bagher di Padelli e il conseguente tap-in vincente da parte dell’argentino. El Churry.
VOTO 7 VINCONO LE GENOVESI
Messo da parte il derby, vinto dai blucerchiati appena sette giorni fa per 1-0, con il medesimo risultato i doriani mantengono la striscia positiva battendo in casa il Cagliari con gol di Capitan Gastaldello, e i rossoblu, battano in esterna il Livorno, sempre inguaiato nella lotta per non retrocedere, complice il sinistro in rapina del terzino tanto conteso nell’ultimo calciomercato Luca Antonelli. Da sottolineare per i corrispettivi successi anche le belle prestazioni dei due estremi difensori Perin e Da Costa, bravi nell’abbassare la saracinesca disinnescando ogni tentativo avversario di pervenire al pareggio. Lanterne di Genova.
VOTO 8 TONI E GOMEZ FERMANO LA JUVE
“La gioia per il risultato la regalo ai tifosi e anche a noi stessi, che con un grande secondo tempo siamo riusciti a fare un punto a partita quasi finita. Il gol? E’ stata una punizione giocata veloce, loro non erano preparati, Romulo ha messo una grande palla ed io l’ho spizzata. E’ stata un’emozione incredibile, una gioia indescrivibile, fare gol ad una grande squadra sotto la nostra curva è stupendo. Ora non ho ancora capito quello che ho fatto, spero di vedere le immagini per rendermi conto di quello che è successo”. Queste le parole di un emozionatissimo Juan Gomez Taleb, alla sua prima marcatura nella massima serie per il pari dei gialloblù contro la capolista Juventus firmato anche dall’altra zuccata dell’immortale Luca Toni, alla sua undicesima marcatura in questo torneo. Orgoglio scaligero.
VOTO 9 E’ TORNATO SAMUEL
Il vecchio muro nerazzurro non giocava da tre mesi esatti a causa di un brutto infortunio e la difesa di Mazzarri aveva dimostrato senza di lui di avere dei limiti imbarazzanti. Il ritorno in campo coincide con la vittoria dei padroni di casa contro il Sassuolo, interrompendo un’astinenza dai 3 punti che durava dal 22 dicembre contro il Milan. Al 3′ del secondo tempo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, l’ex Roma e Real Madrid, incorna con violenza inaudita scagliando il pallone sotto la traversa della porta dell’incolpevole Pegolo. Mazzarri, dopo averlo convinto in estate a prolungare per un altro anno l’attività agonistica, ha finalmente ritrovato il leader che cercava per il reparto arretrato. The wall is back!
VOTO 10 IL PIPITA
L’argentino decide la sfida con il Milan grazie ad una doppietta delle sue nella ripresa. Dopo il vantaggio rossonero realizzato dal neo acquisto Taarabt e il momentaneo pareggio di Inler, il bomber azzurro infila Abbiati prima con un colpo di testa millimetrico nell’angolo, poi concludendo un perfetto triangolo innescato da Hamsik e rifinito da Callejon. Come riportato da Batistuta sulle colonne de “Il Mattino”, l’attaccante della Selección non ha fatto rimpiangere minimamente il Matador Cavani, non solo per i 12 gol messi a segno in campionato (17 se consideriamo anche Coppa Italia e Champions League) ma soprattutto per la capacità di rifinire e organizzare al meglio la manovra d’attacco, da vero playmaker offensivo. Gonzagol!
A cura di Papi&Piccinini