(V. Meta) Di sorrisi ce ne sono pochi, e non potrebbe essere altrimenti.Perché è vero che il gol di Juanito Gomez ha reso meno deleterio il secondo pareggio senza reti stagionale (sempre all’Olimpico, peraltro), ma lo è altrettanto che avrebbe potuto fare molto di più se solo la Roma fosse riuscita a buttarla dentro almeno una volta. Occasione sprecata? Sì, ma anche la certezza che può succedere di tutto, anche alla Juventus supercorazzata. Prendiamoci il punto e andiamo avanti, come dice Morgan De Sanctis «con due occhi davanti e due dietro».
Il portiere a cui la Lazio non è mai riuscita a tirare nello specchio, né nella gara d’andata né ieri, è l’ultimo a lasciare lo spogliatoio. Espressione seria ma non particolarmente arrabbiata, parole chiare:«Più che di rabbia, parlerei di rammarico – esordisce – perché la partita l’abbiamo fatta, specialmente nel secondo tempo, e la nostra unica pecca è stata di non essere riusciti a concretizzare le occasioni che abbiamo creato. Dispiace, anche perché ci aspettavamo questo tipo di atteggiamento da parte della Lazio. In un certo senso, era anche comprensibile che preparassero una partita difensiva, considerando il campionato che noi stiamo facendo e che certamente può incutere un certo timore nelle squadre che ci affrontano. Se non c’è stato spettacolo, è stato anche per questo, di sicuro quando una squadra viene qui per giocarsela a viso aperto come ha fatto il Napoli, si vede una partita più bella. Non mi hanno mai tirato in porta? All’andata sinceramente non ricordo, oggi (ieri, ndr) abbiamo ridotto al minimo i rischi, ma resta il rammarico per non essere riusciti a segnare. Se guardiamo i risultati solamente due volte, con Cagliari e Juventus non siamo riusciti a fare gol, è capitato di nuovo, peccato perché questa giornata ci ha dimostrato che possono accadere cose imprevedibili. Noi consideriamo anche i successi di Napoli e Fiorentina: abbiamo due occhi davanti ma anche due occhi dietro. Benatia? Quando sono arrivato sentivo che c’erano molti scettici su Castan e Benatia, ho avuto subito la sensazione di trovarmi davanti due difensori fantastici, sono felicissimo di giocare con loro». Da oggi, intanto, si comincia a pensare a Napoli, dove Morgan tornerà per la prima volta da ex: «Sono curioso dell’accoglienza che mi riserveranno, ma per quello che ho dato e per come sono stato nei miei quattro anni a Napoli, non posso che aspettarmi qualcosa di positivo. Poi nel calcio c’è sempre un che di incontrollabile e non si sa mai che può succedere. Credo che anche Mazzarri si sarebbe meritato un’accoglienza diversa».
Rammarico anche nelle parole di Leandro Castan: «Forse avremmo meritato di più, abbiamo giocato solo noi – ha detto a Roma Channel -, loro ci hanno aspettato per ripartire in contropiede. Giocano sempre così contro di noi, ma abbiamo conquistato un punto in una partita difficile. Stanchezza per le gare ravvicinate? Penso di no, era una partita normale da questo punto di vista. Con il derby c’è anche la pressione psicologica, ma la squadra è in forma».