(M. Bianchini) – Il vero scandalo del rigore non concesso contro la Juventus, si è consumato sui teleschermi della “Domenica Sportiva” dove si è accennato appena al “dubbio” episodio. Forse perché il discorso avrebbe condotto in casa della più diretta danneggiata, cioè la Roma il cui nome sembra proprio non andare a genio agli studi milanesi della tv di Stato. A proposito della squadra giallorossa, qualcuno vuole sapere quando la tribuna televisiva si è ricordata della sua presenza? Presto detto e annotato. Esattamente alle 24,30, cioè a due ore dall’ inizio.
Un servizietto striminzito sulla partita di Bologna, qualche parola di circostanza affidata al fine dicitore Sergio Brio e tutti a dormire come avevano già fatto gli appassionati giallorossi dopo sbadigli e attesa vana. Non si pretende che la trasmissione principale della domenica calcistica Rai sia dedicata alla Roma, ci mancherebbe! Ma due parole sulla difesa più forte d’Europa, sulla formazione detentrice di record di vittorie all’inizio del torneo, sul gioco più bello non bisognevole di “aiutini” per stazionare stabilmente al secondo posto, sul tabellino dove c’è scritto una sola sconfitta, ce le attenderemmo. Dove sono finite le moviole, le telecamere esclusive, gli occhi elettronici di cui dispone la Rai e che mai come domenica sera avrebbero dovuto attivarsi di fronte ad un fatto che rischia di falsare il campionato? Negli studi della trasmissione avevano ben altro a cui pensare. E dire che lo stesso allenatore della Juventus, Conte, ha riconosciuto pubblicamente l’errore di Rizzoli! Eppure il designatore Braschi ha detto che il rigore si poteva vedere solo in tv!
Cominciata alle 22,30 , nella puntata ha trovato grande spazio perfino il solito comizio di Lotito, mitragliatore di cifre e di numeri da sbattere in faccia ai 40 mila tifosi biancocelesti che hanno osato contestarlo. Hanno seguito a ruota i diavoletti rossoneri di lady Barbara coperti da riverenze e da encomi per essere risorti e tornati a riprendersi il ruolo di protagonisti ( a 22 punti dalla Roma!) . E ti pare che non fosse invocato pure il nome di Balotelli, creatura soave maltrattata dai cattivi i quali non considerano l’età del virgulto. A giustificazione delle marachelle del bambinone, qualcuno è arrivato dire che si diventa veri calciatori a 25 anni (capito Francesco Totti, tu che tanti anni prima avevi già propiziato vittorie e demolito avversari ?) . Non poteva mancare una mezz’oretta dedicata al lamento interista, mentre ci si avvicinava all’orario di chiusura. Chissà se una Roma vincitrice dello scudetto a dispetto di tutti troverebbe ospitalità? Forse si, ma dopo il pianto della vecchia madama con tanti fazzoletti bianconeri ad asciugare le lacrime.