(A. F. Ferrari) –Curve chiuse contro la Sampdoria, se ne riparla per l’Inter. L’Alta Corte di giustizia del Coni, dopo la Corte Federale della Figc, ieri ha respinto il ricorso presentato dalla Roma che chiedeva la sospesione del provvedimento, emesso dal giudice sportivo, che prevede la chiusura della Curva Sud e della Curva Nord per la gara di oggi contro la Sampdoria, a causa dei cori (considerati «discriminazione territoriale») cantati dai tifosi durante Roma-Napoli di Coppa Italia. Ma allo stesso tempo ha aperto alla possibilità di prendere in esame la questione martedì pomeriggio per quanto riguarda la partita dell’1 marzo contro l’Inter. «L’Alta Corte di Giustizia Sportiva – si legge nella nota diffusa dal Coni -, in relazione al ricorso proposto dall’ A.S. Roma contro la Figc, respinge l’istanza di sospensione cautelare invocata in merito all’obbligo di disputare una gara con entrambe le curve prive di spettatori, salva ogni decisione di riesame collegiale, e fissa l’udienza per il 18 febbraio 2014 alle ore 16 per l’audizione delle parti e per l’esame in Camera di Consiglio dell’istanza cautelare, riservando in quella sede ogni eventuale provvedimento cautelare, salvo chelepartinonsiopponganoallarinunciadeiprescritti termini a difesa».
Un ricorso, quello presentato all’Alta Corte del Coni, dettato da una questione di principio e dalla volontà della società di tutelare i propri tifosi. La Roma ci ha provato fino all’ultimo, percorrendo tutte le strade possibili. Ad esempio, nel consueto tavolo tecnico che la Roma svolge con la Questura prima di ogni gara, si è cercato di trovare qualche soluzione per permettere agli abbonati di Curva Nord e Sud di assistere alla gara contro la Sampdoria. Tentativo che, però, non ha avuto successo portando la società a presentare il ricorso d’urgeza all’Alta Corte del Coni. LaRoma non ha accettato, né gradito, il modo in cui venerdì la Corte Federale della Figc aveva liquidato la faccenda confermandola “punizione” senza dare particolari spiegazioni. Anzi, stilando appena quattro righe di testo: «Ricorso respinto, obbligo di disputare una gara con i settori denominati “Curva Sud e Curva Nord” privi di spettatori e revoca della sospensione dell’esecuzione della sanzione disposta con Com. Uff. n. 63 del 21.10.2013, inflitta seguito gara Roma/Napoli del 5.2.2014». Un’occasione persa, datochelaCorteFederalevenerdìavrebbepotuto fare giurisprudenza, avrebbe potuto dettare al Consiglio Federale la strada giusta per riscrivere una norma – quella sulla discriminazione territoriale – concettualmente sbagliata. «Siamo molto delusi per la decisione presa oggi (venerdì, ndr) dalla Corte – è stato il commento della Roma -. Abbiamopresentatodelleconcretemotivazioni che sono state rigettate. Noi continuiamo ad essere fortemente contrari ad ogni forma di discriminazione. Ma l’attuale normativa resta ambigua e la sua applicazione fino ad oggi ha contribuito a generare confusione piuttosto che risolvere le problematiche che stanno colpendo il calcio». A questo punto, chi ha acquistato i biglietti di Curva Nord per la Sampdoria, può chiedere il rimborso come comunicato dalla Roma: «I tifosi – si legge – potranno richiedere, esclusivamente presso lo stesso punto vendita dove è stato acquistato il tagliando, il cambio di biglietto per un altro settore o il rimborso dello stesso. Per gli acquisti tramite canale web (www.listicket.com), sarà possibile richiedere la variazione di settore o il rimborso mandando una mail all’indirizzo [email protected]».