(D. Giannini) Il 12 oppure il 19 marzo. Sono queste le due date possibili per il recupero della partita sospesa ieri. Si deciderà oggi in assemblea di Lega, ha detto ieri l’ad del Parma Pietro Leonardi. Comunque sembra impossibile prima. Perché all’Olimpico c’è un intasamento di eventi. Oltre al campionato c’è da tenere infatti conto degli impegni della Lazio in Europa League e del 6 Nazioni di rugby. Insomma, trovare uno spazio adatto non è agevole. Dodici o diciannove marzo, dunque. Per la Roma una data o l’altra non è propriamente la stessa cosa. Non è indifferente. Perché tanti, soprattutto i tifosi delle altre squadre, si sono soffermati sul fatto che la sospensione ha portato un piccolo vantaggio nell’ottica delle altre due importanti partite in programma questa settimana. Ma se tutto questo è vero, è altrettanto vero che la sfida col Parma, comunque rigiocata in mezzo alla settimana, nel primo dei due casi (cioè il 12) capiterebbe dopo la trasferta del San Paolo contro il Napoli e prima della partita casalinga contro l’Udinese. Viceversa, se si giocasse il 19, la partita non disputata ieri cadrebbe tra la partita casalinga con l’Udinese (che però al momento è fissata per lunedì 17 alle 20.45) e la trasferta di Verona con il Chievo. Ipotesi questa sulla carta preferibile, meno impegnativa, con maggiore possibilità per Rudi Garcia di gestire energie e uomini in un turnover oculato ma significativo.
Insieme alle incertezze sulla data del recupero, ci sono però alcune certezze regolamentari. A partire dal fatto che, in qualsiasi giorno si rigiocherà, la partita riprenderà dallo stesso punto e dallo stesso momento dell’interruzione. Quale momento? Il cronometro è andato avanti fino al minuto undici, forse addirittura dodici, o anche oltre. Ma quello che farà fede sarà ovviamente il referto dell’arbitro De Marco. Altra domanda che si sono fatti tutti i romanisti subito dopo il rinvio del match è stata quella sulla sorte di Nainggolan che ieri era in tribuna per squalifica. E domenica prossima? Radja sarà regolarmente a disposizione di Garcia per il derby. Il suo turno di stop era questo, era il Parma. La partita è iniziata, lui non c’era e non ci sarà neppure quando verrà recuperata, ma contro la Lazio potrà esserci. Altra buona notizia. Così come quella che riguarda gli altri assenti di ieri, ovvero Balzaretti e Dodò entrambi alle prese con dei problemi fisici. Bene, se per il giorno in cui la partita con il Parma verrà rigiocata dovessero essere tornati a disposizione, potranno essere convocati. Eventualità non molto probabile per l’uomo che ha deciso il derby d’andata, reduce da un’operazione negli Stati Uniti, ma un po’ di più per il terzino brasiliano che per l’infortunio muscolare rimediato in settimana in allenamento dovrà stare fuori circa 5 settimane. Calendario alla mano (non quello calcistico) i tempi potrebbero essere sufficienti. Ancora una curiosità regolamentare: cosa succederebbe se un giocatore qualsiasi della Roma dovesse essere espulso o comunque ricevere una squalifica per un fallo o una protesta nella partita precedente a quella del recupero con il Parma? Quando sconterebbe il turno di stop? Non con il Parma, ma nel match successivo in calendario. In questo senso è come se la partita si giocasse il 2 febbraio anche se sarà marzo inoltrato. Nello specifico il 12 o il 19, e non è la stessa cosa.