(G.Caccamo) Vince con fatica ed al termine di una bellissima partita la Roma contro un Napoli fortemente motivato e totalmente diverso da quello spento visto a Bergamo.Sceglie un centrocampo da combattimento ed un attacco con caratteristiche di grande mobilità Garcia in questo match di andata della semifinale di Coppa: le valutazioni sulle qualità e caratteristiche degli avversari entrano sempre con puntalità nelle scelte del trainer giallorosso, delineando di volta in volta la formazione con gli uomini più adatti a interpretare al meglio il proprio gioco. L’aggressività iniziale del Napoli sembra rallentare la fluidità della manovra romanista preoccupata delle ripartenze azzurre e della buona insistenza e pressione napoletana dalle parti di De Sanctis. La “gabbia” su Gervinho dal lato di Maggio funziona sino all’inversione di posizione dell’ivoriano che buca su Reveillere e sblocca il risultato.
E’ un Napoli arrembante, che pressa, gioca, crea e soprattutto tenta di chiudere i giallorossi nella loro metà campo tenendo con determinazione il pallino del gioco: ma si espone come agnello sacrificale ai micidiali contropiede della Roma. Ripresa che vede ancora gli uomini di Benitez ben disposti in campo e alla continua ricerca di fare la partita con una manovra corale ariosa e ben sviluppata pur ottenendo il gol su infortunio dell’estremo difensore romanista. Ha il merito di credere nelle proprie forze e capacità il Napoli mettendo alla frusta la difesa romanista con un tourbillon di passaggi serrati e veloci e purtroppo per la Roma anche efficaci. Funziona meno bene il contropiede giallorosso anche se le occasioni non mancano e con il passare dei minuti e nonostante i cambi la manovra pare appannarsi. Forse deludente, forse sottotono, di certo più che denunciare le ombre della gara della Roma occorrerebbe valutare con attenzione la straordinaria concretezza e spavalderia del Napoli venuto a Roma quasi che si stesse giocando una partita secca tanto convinzione e gioco l’hanno accompagnato per tutti i 90minuti di gara, ribattendo sul piano del gioco le straordinarie qualità dei singoli e del complesso giallorosso.
Solo la grande prova di Gervinho consente alla Roma di portare a casa una vittoria “sporcata” da quei due gol pesanti nell’economia del doppio confronto.