(Il Tempo) – Di indiscussa e dichiarata fede giallorossa. Preparata e competente sul calcio che segue con attenzione, ma con una passione viscerale per i colori della Roma, la sua squadra del cuore. L’attrice Cristiana Capotondi, da romana doc sa esattamente cosa significa il derby, come si vive l’attesa e si prepara una delle partite più importanti della stagione. Anzi, la Partita.
Si è goduta la bella vittoria della Roma in Coppa Italia contro il Napoli. L’ha vista?
«Ovvio. Davvero una bella prestazione. Questa è una Roma di carattere. Mi piace lo spirito nuovo, diverso, vincente. Soprattutto la mentalità di una squadra che non molla mai, si può far rimontare, ma lotta fino alla fine. Con il Napoli abbiamo dato una prova di forza ineccepibile».
Che derby si aspetta?
«Sarà banale, ma il derby è davvero una partita che non rispecchia mai nessun pronostico. La Roma sta bene, ma io non mi fido in nessun modo della Lazio che si è ritrovata con Reja. La classifica dice che noi stiamo meglio, ma per me rimane uno scontro diretto. Quei tre punti in palio sono importantissimi e vanno presi. Mi auguro sia una gara bella e divertente, con coreografia sugli spalti, cori dal primo all’ultimo minuto e che sia una partita serena».
Quindi non c’è una favorita per lei?
«Per scaramanzia, dico che la favorita è la Lazio. Di più non mi sbilancio».
Chi può fare la differenza per la Roma?
«La cosa bella vedendo giocare la Roma è che tutti, dal primo all’ultimo, si sentono responsabili in campo. Certo mi sta impressionando molto Gervinho, una scommessa vinta da Garcia e potrei dirti lui: si vede che sta bene psicologicamente, è un leader, poi Strootman con il suo tiro che è qualcosa di magico. Non dimentico i romani, Totti, De Rossi, lo stesso Florenzi. Insomma, l’uomo derby può essere la forza del gruppo. Tutti sanno che questa è una maglia da coccolare e qualcosa di prezioso da indossare».
Che mi dice di Garcia?
«In questa Roma c’è molto la mano di Garcia. È attento a tutto, cura ogni particolare, il suo lavoro è fondamentale. Si vede».
Sarà allo stadio?
«No e lo dico con sofferenza. Vivo a Milano, vedrò la gara da casa davanti alla tv».
Se la Roma dovesse vincere, a chi manderà il suo primo sms?
«Sicuramente ad amici giallorossi per festeggiare e a qualche collega che ama la Roma come me. Non ho mai infierito su laziali in caso di sconfitta, non mi piace. Però quando ero piccola, se la Roma perdeva il derby, andavo lo stesso a scuola con la mia felpa giallorossa».