(E.Menghi) La Roma continua a perdere le battaglie con la giustizia sportiva, ma non smetterà di lottare. La Corte federale, dopo aver confermato la squalifica delle curve la settimana scorsa, ieri pomeriggio ha deciso di tenere chiusi anche i Distinti Sud per la gara con l’Inter, desertificando l’Olimpico.
Speravano ma non credevano in un verdetto differente a Trigoria, dove la massima sorpresa è stata anzi legata allo sconto fatto sulla multa comminata alla società, che da 80 mila euro scende a 50 mila: il parziale accoglimento del ricorso presentato in via Campania dal dg Baldissoni e dall’avvocato Conte fa parlare di una sentenza bizzarra, perché da un lato riduce e dall’altro conferma, ribadendo la poca chiarezza della norma. La Roma si aspetta di capirci qualcosa in più martedì prossimo, quando si presenterà di fronte all’Alta Corte del Coni con un maxi-ricorso, integrato con la richiesta di discutere la riapertura di tutti i settori squalificati, Distinti compresi. Si chiederà la revoca e/o la sospensiva, per far sì che si possa garantire il pubblico che merita un Roma-Inter.
Ma prima di tornare alla carica davanti al presidente della Corte Frattini, i tifosi dovranno superare la prima verifica dopo l’appello del loro capitano e, da ieri, anche di Garcia: «C’è un regolamento, ora non importa se sia giusto o sbagliato, ma i tifosi devono adattarsi, perché noi abbiamo bisogno che vengano a sostenerci allo stadio». Il settore ospiti del Dall’Ara è tutto esaurito (2.600 posti), sintomo che i romanisti hanno voglia di supportare la loro squadra in trasferta come in casa. Stavolta, si spera, senza cori anti-Napoli.