(G. Giubilo) – Vuole, Rudi Garcia, i «lupi incazzati». Ne hanno tutte le buone ragioni, una sconfitta amara da cancellare, ma anche le persecuzione delle curve, obbligate da una sentenza folle a scontare in campionato una presunta infrazione relativa alla Coppa Italia. Ci mancava soltanto che venisse squalificato, con gli stessi parametri, Strootman espulso da Rocchi al San Paolo. Per ora la Roma ha reagito bene ai due soli passi falsi della stagione, stavolta per ripartire dovrà trovare le risorse migliori, perché la Samp sta viaggiando a ritmi altissimi da quando è arrivato Sinisa Mihajlovic a rilevare Delio Rossi in panchina.
Garcia dovrà rinunciare a Francesco Totti. La botta presa nel derby potrebbe fargli saltare anche la trasferta di Bologna. Quella dell’Olimpico, tra l’altro una classsica, è anche la sfida più suggestiva, a livello tecnico, di questo turno frazionato in quattro giorni, tra venerdì e ieri le milanesi, monday night per Verona-Torino, che riguarda la parte alta della classifica.
Record d’incasso al Franchi per l’arrivo dell’Inter, che tentava di ridurre il gap dal quarto posto che la Fiorentina saldamente presidia. Viola spuntati, spiccioli nel finale per Gomez e Matri, ma per tornare alla vittoria l’Inter deve trovare un gol in fuorigioco, quello che segna Icardi appena entrato al posto di Milito. Si era in parità, al bel gol di Palacio aveva risposto Cuadrado, in entrambi i casi portieri non perfetti, meglio l’Inter nel primo tempo, Fiorentina in crescita nella ripresa, ma senza incantare. Risultato che piace alle due squadre a ridosso della capolista. Per le primissime posizioni è dunque la Roma a dover sbrogliare la matassa più intricata, da verificare la reazione a un momento di difficoltà del resto comprensibile nel contesto di un cammino che sarebbe da primato senza le cifre da capogiro collezionate dalla Juventus.