(A. Serafini) Hanno ancora fame i lupi di Rudi Garcia, che stasera al Dall’Ara con il Bologna saranno chiamati a proseguire il percorso di rincorsa alla porta principale che conduce in Champions League. E, se la Juve frena, al primo posto. Nell’anticipo serale della 25ª giornata, la Roma rincorre la vittoria numero 17 in campionato, necessaria per mantenere a distanza di sicurezza il Napoli e allo stesso tempo aumentare la pressione sulla Juventus capolista impegnata domani nel derby con il Torino. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia, i giallorossi hanno ripreso il cammino passando agevolmente all’Olimpico contro una Sampdoria in ottima forma, un segnale di rivalsa fortemente voluto dal tecnico francese per spazzare via le prime polemiche sollevate dopo la disfatta del San Paolo.
Ora non sono ammessi ulteriori cali di concentrazione, il primo aspetto sottolineato da Garcia nella conferenza stampa della vigilia: «Per battere il Bologna dovremmo essere al 100%, anche se hanno perso un grande giocatore come Diamanti sono una buona squadra, pericolosa. Li rispetto molto». I 33 punti che separano attualmente le due formazioni non bastano per regalare tranquillità al transalpino, convinto di non trovare la strada spianata contro una squadra in ripresa sotto il profilo del gioco e agguerrita nel tentativo di lasciare in fretta la lotta della zona retrocessione. «Possiamo vincere se scendiamo in campo pensando che non abbiamo già vinto», ha proseguito Garcia, che fiuta l’importanza del momento. «In Europa League ci sono tante squadre che si trovano nella parte alta della classifica e noi dobbiamo subito sfruttare questa cosa perché è normale perdere punti quando si è stanchi». Rudi è motivato e felice per i tanti messaggi di auguri ricevuti dai suoi ragazzi per il cinquantesimo compleanno. In particolare quello di De Rossi, che ha sottolineato quanto sarebbe importante la permanenza di Garcia per i futuri successi della Roma: «Mi ha colpito tanto il messaggio di Daniele. Anche io spero di passare tanto tempo a Trigoria e in futuro in un nuovo centro sportivo. Ho voglia di vincere qui». Intanto però c’è da concentrarsi sul presente e sugli ultimi dubbi di formazione legati più che altro alle numerose defezioni che hanno coinvolto quasi l’intero pacchetto dei terzini giallorossi.
Con Dodò, Balzaretti (ieri ha svolto la prima corsetta a Trigoria senza accusare particolari fastidi) e Maicon, il ruolo da esterno sinistro sarà affidato a Bastos, mentre sulla corsia opposta toccherà a Torosidis, che ha smaltito nelle ultime ore la leggera sindrome influenzale. Difficile l’impiego al primo minuto di Romagnoli, che comunque ieri è stato provato da terzino sinistro durante la partitella. La rotazione di centrocampo invece dovrebbe escludere nuovamente Nainggolan, lasciando spazio al trio «titolare» composto De Rossi, Strootman e Pjanic. L’utilizzo del bosniaco a sua volta aumenterebbe le quotazioni di Florenzi nel ballottaggio con Ljajic per l’ultimo posto in attacco accanto a Gervinho e Destro. Inserito nella lista dei convocati anche Jedvaj alle prese con un’infiammazione al ginocchio (gli esami svolti a Trigoria hanno escluso lesioni), mentre dovrà aspettare ancora capitan Totti, bloccato dal persistente fastidio al gluteo sinistro. Non è detto che ce la faccia per l’Inter.