Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che si sofferma su quanto fatto nel corso dei 90 minuti di gioco, sottolineando positivamente e non, le migliori azioni e giocate messe in scena sul rettangolo verde.
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La prima di Nainggolan. Nella terza marcatura in questo compionato del centrocampista belga, primo gol assoluto in maglia giallorossa, l’essenza del calcio voluto e cercato da Rudi Garcia: velocità, estro e concretezza. Velocità espressa dalla corsa incontenibile di Gervinho, estro dato dal tocco morbido di Pjanic in versione perfetto numero 10, e concretezza rappresentata al meglio da uno dei tanti inserimenti voluti dall’ex Lille e sfruttato al meglio da uno degli ultimi arrivati in casa giallorossa, ma assolutamente integrato al meglio in tutto il progetto e credo tattico del tecnico francese. A 26 anni e con l’approdo a Roma l’ex Cagliari può trovare il definitivo salto di qualità e sperare ancora nella convocazione per il prossimo mondiale brasiliano, nonostante una concorrenza molto agguerrita. Ninja.
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La solidità del pacchetto arretrato. Sedicesima gara di questo campionato chiusa senza subire reti, terza consecutiva dopo il gol di Halfredsson al Bentegodi contro il Verona (ultima vittoria esterna prima di oggi). Il terzetto Benatia-Castan-De Rossi dona un equilibrio straordinario alla squadra di Garcia che pur non sciorinando un gioco brillantissimo conquista tre punti pesanti per la classifica, sia in prospettiva Juve che in ottica Napoli. Se è vero che in Italia vince quasi sempre la miglior difesa, c’è da stare allegri. Capelliani.
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Romagnoli maturo. Diciannove anni, seconda presenza dal primo minuto in Serie A, prima apparizione in questo campionato. Solamente ricordando questi dati si ha la proporzione della prova del giovane prodotto del settore giovanile giallorosso, schierato fuori ruolo sulla corsia sinistra e bravo nel tamponare le discese di Garics, non disdegnando qualche interessante sganciamento in avanti. Con i problemi fisici che affliggono per diversi motivi i nostri quattro terzini titolari, Garcia potrebbe aver trovato una buona alternativa per il futuro, fermo restando che Alessio è in prospettiva il miglior centrale italiano classe ’95. Giovani Maldini crescono (calma…).
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Chi ha fatto palo? Incredibile il legno centrato dall’attaccante giallorosso Mattia Destro al 17′ di gioco del primo tempo. Su iniziativa testarda di Gervinho il pallone finisce dalle parti del centravanti giallorosso ben appostato nel cuore dell’area di rigore; colpo di biliardo a sorprendere Curci con una conclusione a giro e sfera che colpisce il montante interno rotolando poi incredibilmente sulla linea di porta prima di terminare la sua corsa in una misera rimessa dal fondo. Colpito da McKinley!
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Taddeiex. Il giocatore brasiliano con il cuore in mano conduce la sua gara fatta come sempre di generosità e ardore. Difficile però dall’altro canto, analizzando la parte tattica e dinamica di gioco, trovare qualcosa di positivo nella prova espressa dal centrocampista, questa volta adattato vista l’emergenza a terzino, in quel del Dall’Ara. Sempre in ritardo su quasi tutti i palloni con errori evidenti anche in fase di impostazione prima Florenzi e poi Ljajic si devono dare un gran da fare supportati da Nainggolan per incrementare la copertura sul suo lato e sopperire ai suoi evidenti limiti. Canto del cigno.
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Tris di infortuni. Tra lungo degenti come Balzaretti e Dodò e degenti quali Maicon e Totti, la banda Garcia pesca tra le carte imprevisti altri tre infortuni in un colpo solo: nella trasferta emiliana si fermano infatti Torosidis convocato ma lasciato in panchina per fare spazio a Taddei, Florenzi per una distorsione alla caviglia e costretto ad uscire anzitempo, e anche l’eroe di giornata Nainggolan toccato duro nel finale di gara e costretto a stringere i denti per terminare la sfida. A questo punto l’infermeria potrebbe diventare un problema. Divin Amore.
A cura di Papi&Piccinini