Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che si sofferma su quanto fatto nel corso dei 90 minuti di gioco, sottolineando positivamente e non, le migliori azioni e giocate messe in scena sul rettangolo verde.
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La doppietta di Destro. Mattia risponde alle critiche con la panacea a tutti i mali calcistici, ovvero il gol. Al 44′ del primo tempo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si libera dalla marcatura dei centrali doriani e insacca con un preciso colpo di testa il vantaggio giallorosso. Ancora più splendente il gesto che porta al raddoppio ad inizio ripresa, quando su perfetto invito di Gervinho controlla il pallone spalle alla porta, si gira da attaccante consumato eludendo la marcatura del difensore e sfodera una bomba sotto alla traversa, facendo la foto al povero Da Costa. Bomber.
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La punizione di Pjanic. Gli anni di Lione passati ad apprendere i segreti delle punizioni di Juninho Pernambucano hanno offerto il proprio frutto questa sera. La conclusione da oltre 20 metri è secca e precisa, con traiettoria dall’alto verso il basso difficilissima da leggere per l’estremo blu-cerchiato. Pallone a fil di palo e partita in ghiaccio a mezzora abbondante dal termine, con tanti saluti ai gufi partenopei. Lo specialista.
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La plasticità di Nainggolan. Il belga è il centrocampista che mancava in casa giallorossa. Spicca per dinamismo e per la sua dote inconfondibile di intercettare e recuperare una serie infinita di palloni nella ragnatela di centrocampo costruita da Mihajlovic. Eloquente in tal senso il tackle scivolato e arrabbiato nel corso della prima frazione per sottrarre il pallone ad un giocatore blucerchiato lanciato verso l’area di rigore romanista. Plasticman.
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I palloni regalati agli avversari da Torosidis. Come nella gara contro il Napoli il greco è il più svampito della banda Garcia. Roccioso e puntuale in fase di copertura a differenza della gara del San Paolo, non si può dire lo stesso per quanto concerne la fase di costruzione con una serie elevata di appoggi sbagliati e passaggi maldestri. Ciclope.
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Gli infortuni di Maicon e Benatia. Vittoria si ma non senza pegni. A pagare dazio per il match contro i doriani sono sia il terzino brasiliano che il centrale marocchino (oggi capitano). Il primo riporta uno stiramento al flessore che probabilmente lo terrà fuori per almeno un paio di settimane, mentre il secondo rimedia una contusione al fianco destro, dolorosa ma meno grave. Per quest’ultimo rimane in dubbio la presenza al Dall’Ara di Bologna. Acciaccati.
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La desolazione delle Curve chiuse. Brutto anzi bruttissimo assistere ad una festa dello sport senza l’ausilio di quella che è la parte pulsante di ogni contesa assieme ai protagonisti sul rettangolo verde. L’assenza delle curve a causa della sanzione della Corte di Giustizia della Figc per i cori di discriminazione territoriale in Roma-Napoli di Coppa Italia pesa sulle spalle della squadra giallorossa privata senza accettazione del ricorso del suo 12simo uomo in campo: la curva Sud. Vero è però che, per quanto assurda sia la regola se questa esiste bisogna seguirla. Silenzio spettrale.
A cura di Papi&Piccinini