Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che si sofferma su quanto fatto nel corso dei 90 minuti di gioco, sottolineando positivamente e non, le migliori azioni e giocate messe in scena sul rettangolo verde.
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Destro non incide. Pronti via ha subito il pallone giusto per sbilanciare il match dalla parte giallorossa ma sull’assist di Ljajic conclude in scivolata addosso a Reina (pressato da Maggio). Nell’arco dei 90′ gironzola per il campo senza mai lasciare il segno, sprecando qua e là occasioni più o meno semplici e lasciando la forte sensazione che a certi livelli serva ben altro per prevalere. In vista della Champions sarebbe il caso di prendere qualcuno in grado di fare la differenza da subito, senza dover aspettare una maturazione che avverrà con scadenze non meglio precisate. Bomber acerbo.
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Garcia senza umiltà. Con il vantaggio conseguito nella gara d’andata all’Olimpico risulta sbagliata la scelta di affrontare il Napoli a viso aperto con la presunzione di poter essere superiore sotto tutti i punti di vista. L’attacco dei partenopei è indubbiamente più forte di quello capitolino e le fortune raccolte negli scontri diretti all’Olimpico sono frutto di un atteggiamento speculativo intelligente e di cui non vergognarsi. La Juventus di Conte è la piena dimostrazione che non c’è nulla di male ad avere, quando serve, la giusta mentalità della provinciale, se questa contribuisce ad esaltare le caratteristiche di alcuni singoli. Iniziare con Florenzi al posto di Ljajic sarebbe stato più sensato. Testa bassa e pedalare.
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La palla persa da De Rossi nella metà campo e il conseguente giallo a Benatia. Sotto tono nell’ultimo mese in diverse occasioni il centrale di centrocampo romanista la combina grossa al 15′ del primo tempo, quando con un disimpegno sbagliato sulla linea mediana lancia il contropiede della squadra azzurra innescato dal folletto Mertens, abbattuto poi dal difensore giallorosso. La topica del numero 16 è grave perchè, permette al Napoli di rialzare la testa dopo una prima fase di gioco tutta a tinte romaniste, e perchè al tempo stesso costringe Benatia ad entrare duro sul belga guadagnando l’ovvio cartellino giallo. Sanzione che condiziona il difensore marocchino per l’intero arco del match privando la Roma del suo uomo migliore per quanto riguarda agonismo, cattiveria e dinamismo difensivo. Nota a margine: messo da parte il pari al derby credevamo fosse quasi scontato il passaggio del turno per dare lustro ad un’intera tifoseria dopo la nefasta finale della passata stagione, ma molto probabilmente quella che per noi è stata la gara più sconcertante sia da tifosi che da addetti ai lavori non ha avuto lo stesso peso per i calciatori scesi in campo. Soprattutto quelli che il 26 maggio c’erano. Capitani timorosi.
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Troppo spazio per Maggio e Callejon sbuca tra Benatia e Torosidis. Errore grave del nuovo acquisto romanista Bastos che buca l’intervento sulla palla di Hamsik a Maggio sull’out di destra. Non è però solo lui il colpevole del vantaggio della squadra di Benitez. Troppo facile infatti per il terzino napoletano pescare nel cuore dell’aerea di rigore Callejon, lasciato solo da Torosidis; pesantemente colpevole visto anche il dislivello in altezza tra i due: 178 i cm dell’esterno azzurro, ben 186 quelli delle greco. Torre di Babele.
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Bastos tiene in gioco tutti. Nella terza marcatura del Napoli che chiude idealmente qualsiasi speranza di qualificazione per la squadra di Garcia è il brasiliano a tenere in gioco l’ex Verona, dimostrando in maniera lampante i tanti limiti in fase di copertura. Trovatosi a tu per tu con De Sanctis è poi un gioco da ragazzi per Jorginho scavalcare l’estremo difensore ospite con un leggerissimo tocco sotto in corsa su assist dell’incontenibile Mertens. Bastas.
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Anche quest’anno zero tituli. Oltre a buttare alle ortiche la possibilità di giungere alla finale di Coppa Italia la Roma perde anche la testa. Eloquente in tal senso il rosso a Kevin Strootman causa l’applauso ironico all’indirizzo di Rocchi. In una partita dove contavano solo carattere e palle la banda giallorossa si scioglie come neve al sole vanificando quanto di buon fatto fino a questo momento in stagione. In due trasferte esterne contro Juventus e Napoli (le due squadre più forti del campionato), due le imbarcate dei giallorossi dimostratisi non ancora pronti per ambire ai massimi livelli e incompleti in quell’opera di ristrutturazione iniziata nella sessione di mercato estiva con gli arrivi di giocatori di spessore assoluto come Maicon, Strootman e Benatia. Bocciati.
A cura di Papi&Piccinini