(G.Capuano) “Sa cosa le dico?”. Prego. “Alan Friedman ci ha scritto un libro sulla necessità di ammazzare il gattopardo. Ecco, dovremmo farlo anche nel calcio. Intendo ammazzare il gattopardo”. E’ arrabbiato Carmine Fotia, direttore de ‘Il Romanista’, quotidiano (unico) dei tifosi della Roma che a loro volta sono infuriati con Rizzoli e gli arbitri per via degli errori e di un sogno scudetto che rischia di scivolare di mano nel momento in cui potrebbe concretizzarsi.
Direttore, avete messo in prima pagina il titolo ‘Come Calciopoli’…
“Parole del deputato del Pd Miccoli, ma forse è anche peggio perché mentre dietro Calciopoli c’era un gruppo che operava trasversalmente anche nell’interesse proprio, qui siamo di fronte a un sistema che si piega per favorire la squadra che deve vincere lo scudetto. E’ una questione di subalternità mentale. Più volte abbiamo citato proprio la classifica di Panorama.it proprio perché siete indipendenti e avete documentato cosa sarebbe stato senza errori e aiutini”.
Braschi ha detto che Rizzoli non poteva vedere il contatto Pirlo-El Kaddouri…
“Spiegazione surreale e dimostra che c’è malafede. Rizzoli è il numero in Italia, così facciamo anche brutta figura all’estero”
C’è chi ha evocato il ritorno dello stile-Juve nella gestione delle polemiche arbitrali. Come giudica le parole di Conte e Buffon?
“E’ lo stile di sempre ed è lo stile dell’arroganza del potere. E’ il difetto storico dela Juventus: si sentono padroni del calcio italiano anche se poi cadono in contraddizione come nella polemica tra Conte e Capello sugli scudetti revocati. L’arroganza c’è sempre stata, solo che ai tempi dell’Avvocato era circondata da un guanto di velluto”.
La Roma ha scelto fin qui il basso profilo. Paga o è un segno di debolezza?
“Penso che faccia bene a non apparire come un club in cerca di alibi, ma credo anche che farebbe bene a intervenire con molta energia nelle sedi competenti. Sono sicuro che lo farà. E poi questo non è solo un problema della Roma. I danneggiati sono anche altri, come il Torino o molti altri club. Siamo di fronte a un campionato intero che è stato falsato”.
La Juventus domina in Italia da due anni e mezzo. Possibile che lo faccia solo per merito degli arbitri?
“Certamente no. Ma chiedo: questi due scudetti e mezzo li avrebbe vinti lo stesso senza gli errori? Se prendiamo in considerazione quello in corso, è la vostra stessa classifica a dire di no. E’ chiaro che la Juventus ha una grande squadra e un grande allenatore, però a noi piacerebbe potercela giocare alla pari”.
Domenica c’è Roma-Inter. Arriva una squadra che non ha avuto rigori a favore e qualche torto contro di troppo…
“Anche con l’Inter non sia mai stati troppo fortunati in quanto a direzioni arbitrali… La verità è che c’è una tendenza a penalizzare la Roma e c’è sempre stata. Diciamo che aveva ragione Andreotti quando diceva che a pensare male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca”.
Insomma, l’Inter che arriva all’Olimpico dopo tanti torti subiti fa venire il timore di una compensazione proprio contro la Roma?
“Fa paura, ma spero di essere smentito”.
La cornice sarà di uno stadio mezzo vuoto…
“Un’assurdità e aggiungo di più. La multa alla Juventus per gli striscioni su Superga conferma che nel calcio italiano ci sono due pesi e due misure. Quelle scritte sono orribili, gravissime. Altro che discriminazione territoriale, la Roma è vittima anche di questa normativa liberticida. Non è una questione solo del mondo del calcio, ma di libertà personali. Il razzismo vero lo combattiamo, ma su questi argomenti bisogna essere seri e si dovrebbe fare una battaglia di libertà, altrimenti poi capita che parte di una tifoseria sfida le istituzioni e crea un danno alla sua stessa società. E’ come se prendesse una deriva grillina…”.