(M. Pinci) – Il rinnovo di Sabatini, i progressi sullo stadio in vista della presentazione di fine marzo, i conti che iniziano a sorridere dopo la chiusura della semestrale. Eppure più dei risultati dietro la scrivania, Rudi Garcia guarda al campo: “Tra arbitri e curve si è parlato troppo poco della partita”, avverte il francese. Che l’attenzione sul campionato non la abbassa mai, neanche di fronte al secondo match consecutivo che la sua squadra giocherà nell’Olimpico semivuoto, mutilato dalla chiusura di curve e distinti: “Giocheremo anche per chi non verrà allo stadio”.
“GIOCHEREMO PER CHI STARA’ FUORI, DAL CALCIO ITALIANO MI ASPETTO DI PIU’ ” – La questione curve in ogni caso non lascia indifferente Rudi: “Il tema è questione per la società, ma anche per la Lega o la federazione. Non sono io, straniero, che posso cambiare qualcosa in Italia. Il mio problema è solo che giocheremo in un Olimpico mezzo vuoto. I tifosi devono adattarsi fino a fine stagione”. In generale, le tante polemiche hanno scocciato l’allenatore francese. “E’ tutta la settimana che sento parlare di curve chiuse e arbitri, in futuro spero si parli più del calcio giocato, questo mi aspetto da un grande movimento come quello italiano”. Eppure quando si nomina la moviola in campo, fattore che a Garcia sta a cuore dai tempi del Lille, nel discorso entra volentieri anche lui: “Nel ventunesimo secolo possiamo aiutare di più gli arbitri, almeno a sapere se la palla ha passato la linea o a vedere se il fallo è fuori o dentro l’area. La Fifa ha fatto dei test, vediamo se andremo avanti così: un gol in più o in meno può cambiare una partita, la classifica e forse il traguardo a fine stagione”. Chissà se lo dice pensando alla corsa scudetto con la Juve, che solo poche ore fa ha festeggiato la qualificazione agli ottavi di Europa League. Una qualificazione che sembra far piacere a Garcia: “Noi non giochiamo in settimana, loro sì e giocheranno ancora. Poi ci sarà questa gara di Europa League tra Juve e Fiorentina. Ma non mi preoccupo del calendario degli altri, penso al mio”.
“NON GUARDARE LE COPPE IN TV E’ OBIETTIVO FORTE” – Eppure le coppe mancano al tecnico di Nemours, e non si vergogna a dirlo: “Non dover guardare in tv le coppe europee il prossimo anno è un obiettivo forte per noi”. Obiettivo tutto sommato vicino, eppure contro l’Inter Garcia sa di non poter abbassare la guardia: “Gara difficile, ma importante come era Bologna o come lo sarà Napoli. Faremo in modo di vincere anche se l’Inter è una buona squadra”. Non proprio carezze invece al tecnico nerazzurro: “Mazzarri ha ottenuto sempre buoni risultati e fa giocare in modo efficace la sua squadra. L’Inter difende a 5, Nagatomo e Jonathan sono giocatori che diventano quasi esterni d’attacco. Ma in difesa difendono a 5. Così hanno dei vantaggi, ma anche svantaggi. E noi dobbiamo fare in modo che il loro modo di giocare non ci crei troppi danni”.
“GERVINHO E TOROSIDIS RECUPERATI, VOGLIO IL PJANIC DI ROMA-SAMP” – Lavorerà per limtare gli avversari allora Garcia, anche se il francese non rinuncia mai a fare la partita: “Quello che conta di più è il gioco della Roma, che sia un attacco manovrato o un contropiede. Se metteremo in campo tutto quello che sappiamo fare avremo la possibilità di prendere i 3 punti”. A complicare il lavoro del tecnico qualche assenza (“L’infortunio di Totti è dolore-dipendente, speriamo per Napoli”), anche se nelle ultime ore i nodi più preoccupanti si sono sciolti a favore dell’allenatore: “Torosidis sta bene, Pjanic lo vedremo domattina, come Florenzi. Gervinho invece sta perfettamente”. Proprio Pjanic preoccupa per quel dolore al ginocchio che va e viene: “Se posso evitargli dei rischi glieli evito. Speriamo di avere sempre il Pjanic visto con la Samp, sarebbe importante per noi”.
“PRIORITÀ AVERE UN NOSTRO STADIO” – Garcia appare molto soddisfatto del rinnovo del contratto che lega la Roma e il ds Walter Sabatini, accordo prolungato fino al 2017, e auspica che presto il club possa dotarsi di uno stadio di proprietà: “Gli americani hanno capito quanto sia importante averne uno proprio – sottolinea il tecnico – all’Olimpico c’è il rugby, ci sono i concerti, non è adibito solo al calcio. Per essere, in futuro, un grande club europeo dobbiamo avere un nostro stadio. Il rinnovo triennale di Sabatini è un segnale importante per noi, una bella notizia. È un professionista di grande livello che ha fatto un grande lavoro. Sono felice che resti alla Roma”.