Sotto accusa l’impianto capofila per la candidatura olimpica di Roma nel 2024
Domenica 2 febbraio lo stadio Olimpico è ricoperto dai teloni che dovrebbero proteggere il manto erboso dalla pioggia, gli inservienti del Coni diligentemente li sollevano e dove versano l’acqua? Direttamente sul prato. Chi è allo stadio non riesce a credere ai propri occhi. L’allenatore della Roma, Rudi Garcia, si sfoga con i suoi collaboratori e parla di uno stadio da terzo mondo. Già aveva avuto modo di lamentarsi dello stadio di Livorno dove non ci sono i cartelloni che segnano i risultati parziali. Qui però si è superato ogni limite, non è possibile che lo stadio della Capitale si blocchi per alcuni giorni di acqua intensa. Una volta sospesa la partita, negli spogliatoi si è passati dall’ironia all’incredulità. La cosa che ha colpito tutti a Trigoria è stato il silenzio generalizzato sull’argomento, quasi nessun politico o amministratore locale ha ritenuto importante dire una parola sull’argomento, soprattutto tenendo conto che proprio l’Olimpico potrebbe essere l’impianto capofila per la candidatura di Roma olimpica nel 2024.
Fonte: IlVelino