Un weekend tremendo per gli arbitri italiani: dagli orrori di Rizzoli in Juventus-Torino alle espulsioni di Gervasoni in Parma-Juventus. Il designatore arbitrale Stefano Braschi ha commentato così l’operato dei fischietti:
«La prestazione di Gervasoni in Parma-Fiorentina è stata tecnicamente molto buona e positiva, ha applicato le regole con persone che non sembravano propense al rispetto di esse. Ultimamente, ha aggiunto, c’è troppo nervosismo. A me la direzione di Gervasoni è piaciuta. Purtroppo gli arbitri sono sempre nell’occhio del ciclone ma se andiamo a vedere, in 250 partite fin qui giocate, di errori veramente clamorosi ce ne saranno stati non più di cinque e le decisioni sbagliate degli assistenti sono appena il 2%, compresa quella di Fiorentina-Inter. Insomma questo gruppo sta disputando un campionato molto buono. Il nostro obiettivo non è fare sempre tutto perfetto ma cercare di limitare il più possibile gli errori».
Non c’è stata replica al tecnico viola Vincenzo Montella che nel post-partita di ieri ha dichiarato che lui e la sua squadra forse stanno antipatici perchè protestano troppo: «Non credo sia il caso di rispondere, non ho alcuna intenzione di entrare in quelle che possono essere solo polemiche da bar – ha tagliato corto il designatore – Per me e gli arbitri le squadre son tutte uguali, non abbiamo preconcetti e il rancore è un errore che non possiamo permetterci». Braschi ha poi voluto lanciare un preciso messaggio ai club e ai giocatori in un momento in cui la stagione sta entrando nel vivo: «Bisogna darsi una calmata. Chi si comporta da professionista troverà arbitri collaborativi, disponibili, pronti al dialogo. Chi invece offende, protesta in modo prepotente, simula e attua un gioco violento li troverà intransigenti e determinati. Come ieri Gervasoni che con buon senso, per evitare ulteriori tensioni, non ha fatto il terzo tempo che peraltro non è obbligatorio. Fino a novembre i nostri arbitri sono stati praticamente disoccupati, ma ultimamente le partite sono diventate molto nervose e le ammonizioni per protesta sono cresciute del 50% rispetto a inizio stagione. Ripeto, bisogna darsi una calmata – ha concluso – noi siamo serenissimi e le nostre porte aperte a tutti. Io stesso sono disposto ad andare da ogni club per parlare e spiegare. Continuo a credere che più incontri facciamo più può essere utile».
Fonte: Ansa