Il conto alla rovescia è scattato. Il velo sul progetto riguardante il nuovo stadio della Roma sarà alzato tra meno di una settimana. Con un tweet che i tifosi della ‘Magicà attendevano da tempo, visti i continui slittamenti, è stata la stessa società giallorossa a comunicare ufficialmente data e luogo di quello che è già annunciato come un evento nell’evento. «Pallotta presenterà lo #StadiodellaRoma il 26 marzo alle 11 presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio» il cinguettio del club di Trigoria, che attende per lunedì mattina lo sbarco nella Capitale del presidente e dell’architetto statunitense Dan Meis che si è occupato del progetto. L’impianto, che sorgerà sui terreni di Tor di Valle di proprietà del costruttore Luca Parnasi (a breve verrà costituita una Newco ad hoc che si occuperà della gestione di un’operazione che prevede anche spazi e strutture commerciali destinati a grandi sponsor come Nike o Disney), sarà avveniristico e pensato per restare aperto tutta la settimana.
La capienza base sarà da 52 mila posti (in grado quindi di poter ospitare anche finali di Champions League), con la possibilità di arrivare fino a 60 mila. Il design moderno dovrà dialogare col volto classico della Capitale, per questo si parla di possibili richiami nella forma al Colosseo. L’obiettivo è quello di poterlo inaugurare per la stagione 2016-17, ma difficilmente si riuscirà a rispettare la tabella di marcia. A spingere per una realizzazione in tempi certi è ovviamente il sindaco Ignazio Marino che, a pochi giorni dallo show allestito in Comune (con rappresentanti delle istituzioni politiche e sportive), non ha usato giri di parole: «Lo dirò anche durante la presentazione: non solo tutto dovrà essere fatto a regola di legge e nella visione ambientale che abbiamo voluto portare nella nostra città, ma anche in tempi brevi. Io vorrei che nel 2016-2017 in campionato si potesse utilizzare lo stadio».
«Non voglio opere che rimangano in costruzione per decenni – ha quindi aggiunto Marino intervistato da Radio Radio – Chiederò a Pallotta che ci sia un impegno chiaro con un piano non solo dal punto di vista edilizio, ma economico e di lavoro, che porti in due anni a completare l’opera». Opera che dovrà soddisfare tutti. «Quello che l’amministrazione comunale verificherà con molta serietà e molto rigore, è la cubatura che dovrà essere utilizzata affinchè ci siano vantaggi per i tifosi, per il club e per la città – ha sottolineato il sindaco – Non sono preoccupato, ma sono molto attento sugli aspetti urbani, di viabilità. Un investimento così importante, da un miliardo di euro, rappresenta un’iniezione di energia economica e di lavoro per la città, sarà un motore economico, ma deve nello stesso tempo favorire gli spostamenti dei romani nella vita di tutti i giorni».
Fonte: Ansa