Il centrocampista della Roma Rodrigo Taddei è stato intervistato dal canale tematico giallorosso dopo il suo ottimo ritorno da titolare contro l’Udinese e l’ingresso al posto di Strootman a Napoli. Una nuova “vita calcistica” per il brasiliano, rilanciato da Garcia da regista davanti alla difesa. Queste le parole di Taddei:
Otto anni alla Roma, anche per i tifosi sei diventato un personaggio straordinario. Come stai vivendo questo momento?
“Penso che la serietà nel lavoro paga. Penso sempre a concentrarmi negli allenamenti e nelle partite e i tifosi mi hanno ripagato con affetto e amore. Per me è molto gratificante”.
Dopo Napoli abbiamo letto “Intramontabile Taddei”. Che effetto ti fa?
“Come detto, grazie al lavoro siamo sempre pronti a giocare e sentire gli apprezzamenti fa piacere”.
Da quando sei arrivato ci sono stati tanti cambiamenti.
“Sì rispetto a quando sono arrivato ci sono solo Totti e De Rossi. Ci sono stati tanti cambiamenti ma positivi. I compagni di squadra sono cambiati ma abbiamo sempre lavorato bene”. (viene mostrata una clip con tutte le magie del brasiliano con la maglia della Roma). “Ogni volta che rivedo le mie immagini con la maglia della Roma ho i brividi, fantastico”.
Le tue qualità tecniche sono ammirate da tutti i compagni, ma in campo sei sempre stato un giocatore di quantità.
“In partita cerchi di essere rispettoso verso i compagni e gli avversari, si fanno le cose semplici. Non voglio mai rischiare di perdere la palla per fare una giocata personale e cerco di fare le cose semplici. In Brasile quando giocavo a 17-18 anni pensavano che mi sarei adattato molto facilmente al calcio europeo. In Grecia ho fatto l’ “Aurelio” ma è stata un’occasione particolare”.
E quella rovesciata al Cagliari?
“L’ho fatta io e non Ronaldinho, per quello non sono diventato famoso (scherza, ndr). Quest’anno l’ha fatto Florenzi e sono gesti davvero belli. Segnai a Fortin, con cui a Siena mi allenavo sempre proprio sulle rovesciate”.
Che Roma è quella di quest’anno?
“E’ un gruppo giovane con componenti di esperienza come Totti e De Rossi o altri come Castan, che ha giocato nel Corinthians. Un gruppo misto legato da amicizie importanti all’esterno del campo. Quando si portano dentro al campo, i risultati si vedono”.
La tua prestazione di Napoli.
“Non è facile farsi trovare pronti, ma con gli allenamenti ci può riuscire. Mi dispiace tantissimo per Kevin, il suo infortunio è stato davvero un brutto colpo per noi, prima per la persona poi per il calciatore. Purtroppo gli infortuni fanno parte del calcio ma noi siamo con lui e tornerà più forte. Voglio ancora giocare per tanti anni e spero di riuscire a rimanere ad alti livelli”.
Hai profili sui social network?
“Sì, sia Facebook sia Twitter. Sono cose che se vengono usate bene sono molto utili”.
Come ruolo ti manca solo il difensore centrale in carriera? Raccontavi che in Brasile hai fatto anche il portiere da piccolo…
“Sì ero piccolino. No a Roma ho giocato ovunque. Cerco sempre di lavorare e abituarmi nei ruoli in cui gioco. Rubo con gli occhi dai compagni più esperti e cerco di giocare il mio calcio”.
Da quando è arrivato Garcia cosa è cambiato?
“Lui ha la situazione in mano, riesce a tenere concentrati tutti i giocatori della rosa, anche chi gioca meno. Ha dato uno spirito a questa squadra”.
C’è un po’ di rammarico per il distacco dalla Juventus?
“C’è sempre rammarico però la Juve è una grande squadra, questo va sottolineato. Nessuno si aspettava la Roma seconda, con questi obiettivi in campionato. Fino a quando la matematica non esclude le possibilità, ce la giocheremo fino in fondo. Faremo del nostro meglio per fare più punti possibili”.
Il Napoli vi preoccupa dopo lo scontro diretto al San Paolo?
“Penso che noi dobbiamo essere preoccupati. Il mister sta cercando di far concentrare al massimo la squadra sulle partite che arrivano. Affrontare ogni partita al massimo per vincerla, poi guardare la classifica. Siamo una squadra forte, ovunque andiamo ci rispettano. Fin dall’inizio ci siamo dimostrati forti”.
Ci sono analogie tra questa Roma e quella di Spalletti?
“Entrambe giocano un bel calcio, forse oggi siamo più equilibrati grazie alla personalità della nostra difesa. De Sanctis, Benatia e Castan parlano sempre, ogni tanto a fine partita vorremmo picchiarli per quanto parlano, il problema è che sono grossi (scherza, ndr) e cerchiamo di ascoltarli”.
Che partita sarà contro il Chievo?
“Sarà una squadra molto pericolosa. Chiunque gioca contro la Roma dà sempre qualcosa in più, sono nove anni che sono qui ed è sempre così. Hanno una squadra con buon ritmo, sono giocatori giovani che vogliono farsi vedere quindi sarà una partita molto difficile”.
Il Brasile vincerà i Mondiali?
“Non è facile, non voglio esprimere un giudizio ma non sarà facile. Ha un grande allenatore, Felipe Scolari, che sa fare un gruppo compatto. Non andrò in Brasile perché già oggi c’è tanta gente, nel mese del Mondiale ci sarà un casino soprattutto a San Paolo da dove vengo io. Il vantaggio del Brasile saranno i tifosi che sono molto caldi come i tifosi della nostra Roma”.
Tu saluti sempre i tifosi, vuoi mandare un messaggio a loro?
“Sono fantastici, è piacevole incontrarli per strada. Non mi pesa fare una foto o firmare un autografo. Il problema più grande sarà quando non me li chiederanno più”.
Hai mai pensato di lasciare la Roma?
“Non ho mai pensato di lasciare la Roma, anche se ho avuto parecchie proposte. All’inizio di quest’anno il mio procuratore mi ha portato alcune offerte, ma io voglio rimanere qui. Amo la Roma ed è una seconda pelle per me. Non so se mi rinnoveranno il contratto ma fino all’ultimo giorno farò il massimo per questa maglia. Quando smetterò di giocare vivrò qua. E’ una situazione delicata, spero andrà al meglio”.
Fonte: Roma Channel