James Pallotta ha due priorità: stadio ed equilibrio dei conti. Mentre Chen Feng sta portando la Cina sempre più vicina, Pallotta esplora anche altri angoli della finanza mondiale nella ricerca di nuovi soci e nuovi capitali per la Roma. Feng dovrebbe accontentarsi del 31% della società: la quota attualmente appartenente a Unicredit.
A proposito dello stadio: il sindaco Ignazio Marino ha ribadito parlando a Radio Radio: «Quando Pallotta sarà pronto, noi saremo pronti. Allorché ci siamo incontrati mi ha promesso di tornare entro pochi mesi con un progetto già pronto per essere mandato in cantiere. Noi lo valuteremo nell’interesse di Roma e dei romani. Per adesso non ho ulteriori notizie ufficiali da parte sua» . Indiscrezioni su una presentazione pubblica del disegno dello stadio il 26 marzo sono diventate insistenti. Gira anche il nome dell’impianto, Colosseum che non è fantasioso. E comunque lo stadio sarebbe un ottimo affare, l’unico in grado di portare profitti a chi possiede una società di calcio.
Le pedine che sta sistemando sulla scacchiera sono puntelli della sua autonomia di azione. ESean Barror è l’ultima di queste pedine della tattica; lui è uno che cerca sponsor e vara accordi di livello mondiale. Ha già avviato la Roma nell’orbita della Disney.
Fonte: Corriere dello Sport