Conferenza stampa quest’oggi a Trigoria per Rudi Garcia. Il tecnico della Roma anticiperà ai cronisti presenti i temi del match tra Roma e Torino di domani:
Un girone fa venne fuori un pareggio dopo dieci vittorie…
“Questa striscia vincente è stata fermata da errori arbitrari. Fallo di Benatia, rigore negato a Pjanic. Tutti fanno errori, quello che contava in quel momento era di aver giocato bene, è lontano questo. Conta la partita di domani, vogliamo andare avanti”
Domani emergenza in difesa. Come sta Maicon? E’ il momento di Toloi?
“Maicon ha fatto una parte di allenamento con la squadra, è ancora dolente al ginocchio, abbiamo ancora piu di 24 ore per vedere se migliore ma non c’è nulla di grave e che domani mattina stia meglio e puo giocare. Toloi giocherà domani sera”.
Pallotta vuole blindarla. Parlerete?
“Il presidente è arrivato stamattina, ha viaggiato tutta la notte. Ha un impegno forte per la presentazione dello stadio. Per il momento non c’è nulla di previsto. Vedremo, sono totalmente concentrato sulla partita di domani, non c’è niente altro da fare. E’ quello che è importante per me in questi giorni”
Confronto impietoso tra calcio italiano e spagnolo ieri sera. C’è la possibilità di avvicinare la Roma ai top club?
“Una partita della Liga di alto livello, 3-4 tra Real e Barcellona è una bella pubblicità per il calcio in generale. Ieri però in questa partita sul piano disciplinare ci sono stati molti cartellini gialli e una squadra è rimasta in 10. In Italia ci sono tante grandi squadre, lo sapete meglio di me, c’è la possibilità di vedere in alto tante squadre. E’ ancora piu difficile di andare in alto: ci sono solo 2 posti per la Champions direttamente e una per lo spareggio prima del girone. E’ molto difficile qui. Quello che va bene in Spagna è vedere il campionato con tre squadre in 1 punto: per spagnoli, per spettatori, media è un campionato veramente interessante. Quando una squadra due mesi prima della fine del campionato sa di aver vinto il campionato è noioso più di ogni altra cosa per me”
Il suo discorso sulla Serie A può influire sul mercato?
“Dipende dalla potenza economica dei club e della loro possibilità di comprare grandi giocatori. Vedere arrivare Tevez e Higuain in Italia è una cosa bella per il campionato italiano. Ci sono altri club di grande livello che possono avere potenza economica per fare belle squadre e avere un campionato più aperto, vediamo e speriamo”
E’ un problema di tecnica? Sembra anche di ritmo, come si risolve in Italia?
“Non è una conferenza sul campionato europeo, c’è una partita domani contro il Torino. Va bene rispondere sulla Francia, sulla Spagna o sul campionato tedesco ma se ci fossero alcune domande sulla partita di domani mi piacerebbe. Su queste cose non sono io che posso rispondere: conosco bene il campionato francese, adesso imparo quello italiano”
Da quando gioca Destro sembra che la Roma abbia perso la sua unicità di squadra. Da cosa nasce questo?
“Senza fare una risposta da 0-0: è vero che dobbiamo adattarci alla rosa attuale. Quando giocano Mattia e Francesco insieme non può essere come se gioca Florenzi o Ljajic o un giocatore che può cambiare più velocemente le posizioni con Gervinho o con gli altri, è normale, semplice. Soprattutto a centrocampo quando ci sono tre giocatori come l’inizio della stagione, o come tutta la stagione che abbiamo fatto, quando giocano praticamente sempre insieme è più facile avere automatismi. Sono davvero contento del centrocampo attuale, senza Kevin e Daniele abbiamo fatto tre partite buone sul piano del gioco. Soprattutto, e forse la migliore era a Napoli sul piano del gioco, con più continuità penso. Poi abbiamo vinto con Udinese e a Verona contro il Chievo e non è mai facile questa cosa. Andremo avanti col gioco e per il momento è quello che succede. Non abbiamo raggiunto ancora nulla perchè per il momento anche il secondo posto non è raggiunto: meglio avere 6 punti in più come abbiamo adesso in classifica, ma non dobbiamo mollare e andare avanti e fare di tutto per vincere domani in casa”
Destro può diventare un Tevez o Higuain?
“Destro è un attaccante d’area che ha il gol nel sangue, questo è sicuro. sono attaccanti con molta esperienza, dobbiamo lasciare il tempo a Mattia di migliorare che puo farlo ancora molto. Non dimentichiamo che è stato fuori 7 mesi, è normale che può migliorare. Ma deve continuare cosi”
Gervinho è l’attaccante piu utilizzato. Puo rientrare nel turnover?
“Vediamo, valutiamo tutte le partite. Gervinho è un profilo unico nella nostra rosa e sul piano fisico sta bene. Vedremo, abbiamo ancora tante gare che arrivano subito e bisognerà valutare tutti, non solo Gervinho”
C’è un pò di amarezza nel guardare la Juve a 14 punti? Cosa manca per arrivare al livello della Juve?
“Loro fanno un campionato da record, ma anche il nostro lo è. Bisogna vincere le partite e vedere come va. La stagione prossima è ancora troppo presto per parlarne. C’è un fatto, la classifica: vedete più partite delle altre squadre di me, il vostro avviso è piu specifico. Siamo a 64 punti, voglio 67 dopo domani”
Mi ha colpito molto De Sanctis che ha detto che il Napoli è più forte. E’ d’accordo?
“Meglio avere ambiazione che avere il dubbio della nostra forza. Siamo forti, sono sicuro. Con alcuni giocatori infortunati abbiamo dimostrato di essere forti. Morgan conosce il Napoli meglio di me, non è mia abitudine parlare degli altri: sono contento di essere qui, della mia rosa, della stagione. L’unico obiettivo ragionevole è arrivare secondi, scudetto è andato. Bisogna andare avanti per terminare secondi”
Bastos ha superato Ljajic? Come sta De Rossi?
“Daniele si è allenato bene, non ci sarà problemi ma speriamo che dopo un periodo così lungo nbon avrà problemi di ritmo. Non ci sono gerarchie: se sono entrati Florenzi e Bastos nelle ultie gare è perche eravamo in vantaggio e sono piu difensivi. Sono queste scelte che io ho fatto per il profilo dei miei giocatori. Quello che mi piace è avere scelta, ci sono meno giocatori in infermeria”
Redazione GazzettaGialloRossa.it