In vista della gara di domani sera ore 20:45 allo stadio Bentegodi di Verona contro il Chievo, il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha parlato in conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti presenti al centro tecnico “Fulvio Bernardini” di Trigoria. Ecco le sue parole:
La corsa al secondo posto, questa eliminazione dall’Europa del Napoli è un’insidia in più?
“C’è sempre un lato positivo e uno negativo. Il lato negativo è essere eliminati, specie quando la gara di ritorno è in casa. Io dirò ai miei giocatori che ci saranno meno partite”.
Su Totti, questa apertura nei confronti della Nazionale. Che idea si è fatto sulla vicenda? Sarebbe contento di un Totti al Mondiale o preferirebbe si riposasse un po’?
“E’ semplice, vorrei che andasse al Mondiale, sarebbe bello per lui e per la Roma. Ora conta solo che giochi come con il Chievo, poi ci sarà la scelta del ct, solo lui può decidere”.
Quando è arrivato aveva messo il ritorno in Europa come obiettivo della Roma. Poi l’obiettivo è diventato la Champions. Nel suo libro parlò di un preliminare col Lille in cui la squadra si sentì come se avesse finito la stagione. Lei teme che se succederà alla Roma sarà uguale o vede delle differenze tra i due gruppi?
“Mi dispiace parlarne, perchè non succederà. Andremo direttamente in Champions. Se succederà va bene lo stesso perchè ho esperienza in merito. Spero di non doverne parlare con al società”.
Gervinho da novembre ha giocato tutte le partite. Questo può aver penalizzato qualche altro giocatore, come Ljajic?
“Quello che conta sono i risultati e vedere se un giocatore è decisivo o no. Per un attaccante significa fare gol, assist o partecipare all’azione del gol. Su questo posso dire che è da vedere il profilo del giocatore. Se ho più giocatori con lo stesso profilo posso fare delle scelte. Quando ne ho solo uno per ruolo è normale, se le cose funzionano bene, andiamo avanti così. Ma devo stare attento anche allo stato fisico del giocatore e questo si vede partita dopo partita ed ogni allenamento. Ma io penso solo a vincere contro il Chievo, questo è l’importante per me ora dopo vedremo per la gara in casa contro il Torino”.
Qual è l’attuale condizione fisica di Totti e come andrà gestito?
“L’avete visto tutti, il Capitano è tornato e in gran forma, fisica e mentale. Ha sempre voglia di giocare, poi vedremo con lui. Sicuramente non è una novità se dico che non può giocare 5 partite di fila per 90 minuti. È semplice da sapere, poi vedremo. Prima bisogna giocare bene e vincere col Chievo”
La Roma ha avviato un percorso per la costruzione dello stadio. I tempi sono abbastanza brevi. Pensa di essere lei l’allenatore che farà debuttare la Roma nella nuova casa?
“Lo spero. Ma sapete tutti che non dipende solo dalla voglia dell’allenatore. Io ho sempre la valigia tutto perchè nel calcio può succedere di tutto. Ma io sto bene qui sotto tutti i punti di vista. Vedremo se succederà anche qui che entrerò come primo allenatore nel nuovo stadio come è stato a Lille”.
Florenzi non è mai stato impiegato a centrocampo. Viste le assenze, potremo vederlo in quel ruolo?
“Sì, può giocare a centrocampo. È anche una decisione mia, quella di tenerlo fresco fisicamente perché se a centrocampo c’è bisogno è più semplice per lui entrare che giocare dall’inizio a centrocampo. È un parametro che ho preso in esame. Non abbiamo ancora Daniele per questa partita, dobbiamo trovare soluzioni, anche se Luca Mazzitelli cresce e penso sia pronto a entrare”.
È probabile che la Roma raggiunga la Champions League. Secondo lei Balotelli è un giocatore da Roma?
“A questo punto del mercato mi sembra di aver già risposto. Non è il momento per noi, abbiamo una stagione da finire. Voglio che tutti siano concentrati su questo. Non sento bisogno di parlare di acquisti o giocatori della Roma che vanno via, per il momento non vedo questa cosa utile, diciamo. Ci sono tanti buoni giocatori fuori, ma ci sono giocatori buoni alla Roma”.
Romagnoli è diventato un terzino o tornerà ad essere un’alternativa al centro?
“Quel che conta è quel che sappiamo e pensiamo di sapere su Alessio. È un centrale, sicuramente, ma è anche un polivalente, intelligente, ha una maturità per la sua età che è importante. È entrato in modo sereno, ha fatto molto bene in un ruolo dove deve ancora imparare delle cose. È semplice dire che quando gioca lui a sinistra siamo più forti in difesa ma meno in attacco, non è il suo profilo dare qualcosa in più sul piano offensivo, ma guadagniamo qualcosa in più sui colpi di testa”.
Totti e Destro non hanno giocato spesso insieme. Possono essere una soluzione da adottare?
“È una soluzione che ha funzionato bene nell’ultima gara. Dipende dalla forza e dalla debolezza dell’avversario. Sappiamo che possono segnare, abbiamo anche un giocatore che può fare tanti assist e far giocare la squadra. Il problema può essere quando iniziano entrambi, avere in panchina un giocatore che può giocare al centro, non in contropiede ma nel finale di partita. Se sono tutti e due stanchi può essere un problema. Devo riflettere su queste cose”.