(L. Valdiserri) – Tre giornate di squalifica, senza sconti. Né per chi non era stato visto dall’arbitro Bergonzi, cioè De Rossi e Juan Jesus, condannati attraverso la prova tv. Né per Berardi, espulso dall’arbitro Tagliavento per aver colpito con una gomitata Molinaro. Un comportamento che gli è costato anche l’esclusione dalla nazionale Under 21, che domani affronterà l’Irlanda del Nord in una partita valida per le qualificazioni europee, con l’aggravante di aver commesso il fallo una manciata di secondi dopo il suo ingresso in campo.
Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel non ha avuto dubbi: i comportamenti del romanista (pugno al viso di Icardi) e dell’interista (colpo alla schiena di Romagnoli) avevano tutte le caratteristiche per essere puniti. La pensano diversamente le due società, che hanno fatto reclamo, anche se i margini per una riduzione della pena sembrano esigui. La sanzione è costata a De Rossi anche la convocazione in nazionale per l’amichevole di domani, contro la Spagna. È la terza volta che il romanista incappa nel codice etico di Prandelli e il c.t. non ha nemmeno atteso la sentenza del giudice sportivo: già da domenica sera aveva escluso De Rossi dalla lista. Una decisione che non era piaciuta alla Roma (che non multerà il giocatore) perché è sembrata una sentenza già scritta o, quanto meno, una pressione sul giudice sportivo. Allo stesso modo, la Roma non ha gradito alcuni commenti tv, nell’immediatezza, che hanno descritto in modo estremamente negativo il gesto di De Rossi che, secondo i legali giallorossi, non era caratterizzato da violenza ed era valutabile in campo dall’arbitro. Ma questa non è stata l’idea di Tosel. Così De Rossi salterà Napoli, Udinese e Chievo, mentre Juan Jesus non ci sarà contro Torino, Verona e Atalanta.«Il gesto compiuto da De Rossi — sottolinea il giudice sportivo — integra inequivocabilmente, per l’evidente volontarietà, l’energia impressa e la delicatezza della zona del corpo colpita, gli estremi della condotta violenta». Quello di Juan Jesus è stato un gesto «del tutto avulso dal contesto agonistico per la distanza dal pallone a cui si trovavano entrambi i protagonisti».
In difesa di De Rossi si è schierato il suo allenatore, Rudi Garcia: «Dopo la partita con l’Inter ci sono state delle cose che non mi sono piaciute. De Rossi era già stato condannato, ma voglio dire che la tv non mostra tutto. In questa stagione ci sono stati alcuni episodi in cui siamo stati vittime, ma in quel caso non ho visto nessuna prova tv». Probabilmente si riferiva a un colpo, a palla già «passata », di Candreva a Torosidis nell’ultimo derby.