(G. Piacentini) «Fino a che la matematica non ci condanna al secondo posto, dobbiamo guardare avanti». Non molla di un centimetro, Rudi Garcia. Il tecnico giallorosso si gode la vittoria esterna col Sassuolo e pensa alle otto giornate, compreso il recupero di mercoledì col Parma, che lo separano dal termine della sua prima stagione italiana, che sarebbe trionfale se non ci fosse una Juventus da record. I numeri danno ragione al tecnico francese che con 70 punti ne ha già fatti 8 in più rispetto a tutto il campionato scorso (chiuso a 62) e addirittura 14 più della stagione di Luis Enrique (56).
Quella di ieri, poi, è stata la diciannovesima gara in campionato (la ventunesima compresa la Coppa Italia) in cui la Roma non ha subìto gol, segnale inequivocabile di una maturità ormai raggiunta. «Mi è piaciuto – le parole del tecnico – l’atteggiamento della squadra nel gestire la gara, se continueremo così fino alla fine andremo a festeggiare qualcosa di bello. Mi è piaciuto il gioco, specialmente all’inizio. Non mi è piaciuto invece il fatto che siamo usciti dalla partita dopo l’episodio di Benatia, abbiamo perso la concentrazione mentre dobbiamo restare attenti al cento per cento».
L’episodio di Benatia, come lo chiama Garcia, è quello che ha coinvolto il difensore marocchino e Sansone al 35’ del primo tempo, e che ha portato l’arbitro Rizzoli prima a lasciar proseguire il gioco, poi, su segnalazione dell’arbitro d’area Peruzzo, ad assegnare il rigore e infine, dopo una consultazione con lo stesso Sansone, a tornare sui suoi passi. «Con la moviola in campo si sarebbe fatto prima, ma ciò che conta è che sia stata presa la decisione giusta. Complimenti a Sansone perché è stato onesto e alla fine l’onesta paga». Garcia sottolinea un aspetto particolare della vittoria di ieri. «È sempre difficile vincere in trasferta contro una squadra che lotta per la salvezza. sono contento per il secondo gol perché è stato costruito dai tre giocatori che sono subentrati: Taddei, Totti e Bastos, che hanno fatto vincere la squadra. Romagnoli? Fa benissimo il ruolo, quando Gervinho si muove da quella parte non c’è bisogno di un terzino che attacchi tanto». Tra i protagonisti del match anche Radja Nainggolan, autore dell’assist per il gol di Destro, che salterà per squalifica il recupero di mercoledì col Parma. «L’importante era prendere i tre punti. Il gruppo è molto unito, quella è la cosa più importante, poi arriva il gioco. Se tutti lottiamo per lo stesso obiettivo, diventa tutto più facile».