(G.Piacentini) E se la coppia di attaccanti azzurri al prossimo Mondiale brasiliano fosse a tinte giallorosse? Se Francesco Totti nell’ultima settimana ha avanzato a chiare lettere la sua candidatura, e Prandelli non ha escluso questa possibilità, Mattia Destro si sta proponendo nel migliore dei modi, cioè facendo gol. Con quello realizzato a Verona contro il Chievo fanno 8 in 14 spezzoni di partita in cui ha totalizzato 766 minuti di gioco. Calcolatrice alla mano significa un gol ogni 95,75 minuti, la media migliore dell’intera serie A. Al secondo posto di questa classifica c’è Giuseppe Rossi, con un gol ogni 99 minuti.
Ma se la presenza dell’attaccante della Fiorentina per Rio è messa in dubbio solamente dal suo infortunio al ginocchio, Mattia di certezze ne ha molte di meno. Per questo sta cercando in tutti i modi di (ri)convincere Cesare Prandelli a puntare su di lui.
Una scelta che il selezionatore azzurro aveva già fatto due anni fa. Riavvolgendo il nastro fino alle prime gare del post Europeo, la situazione dell’attacco azzurro era molto diversa: davanti a tutti c’era proprio Mattia, vero uomo mercato nella calda estate che lo aveva portato a Roma. Era lui, insieme all’altro giallorosso Osvaldo, l’uomo nuovo, l’attaccante che avrebbe dovuto portare la maglia azzurra numero 9 per molto tempo.
Giuseppe Rossi e Mario Balotelli erano dietro a rincorrere: il primo si è poi rotto i legamenti, infortunio che gli è capitato di nuovo quest’anno, mentre il secondo era ormai una comparsa a Manchester.
Poi le gerarchie sono cambiate, complice la stagione non brillante di Destro e l’infortunio che lo ha tolto di mezzo fino a dicembre, quando è iniziata la sua rincorsa. Che non è mai stata facile, dovendo superare una concorrenza interna agguerrita: ora che però sembra riuscito a convincere Rudi Garcia che può giocare insieme a Totti – in questa stagione 3 vittorie su 3 e 9 gol (3 Mattia e 1 Francesco) segnati – sarà più facile farlo anche con Prandelli, che potrebbe non resistere alla tentazione di chiamarli entrambi e regalarsi una speranza in più di fare bene in Brasile.