(G.Piacentini) Se è vero che negli ultimi tempi si sta specializzando nel mandare a segno i compagni, lo è altrettanto che a Gervinho il gol manca. In campionato non segna dal 26 gennaio scorso – in Coppa Italia è andato a bersaglio contro il Napoli il 5 febbraio – quando al Bentegodi contro il Verona realizzò un gran gol, portandosi a spasso mezza difesa. Ora l’ivoriano spera di tornare ad esultare sullo stesso campo, che sabato ospiterà di nuovo i giallorossi impegnati contro il Chievo, dopo sei partite di campionato in cui è rimasto a secco, cominciando ad accusare anche qualche segno di stanchezza.
Perché se Garcia ha dei dubbi sugli uomini da mandare in campo, non li ha mai quando lo deve inserire nel tridente offensivo: in questa stagione è capitato a tutti gli attaccanti (compreso Totti) di rimanere fuori, all’ivoriano solo nella prima giornata di campionato a Livorno e nella trasferta di Parma, gare in cui comunque è entrato in campo. Era il 16 settembre e dopo quella data Garcia lo ha sempre schierato titolare, quando lo ha avuto a disposizione: col Sassuolo è rimasto seduto in panchina, ma rientrava da un lungo infortunio muscolare e non era in condizione di giocare. Tra le poche certezze nella formazione che affronterà il Chievo, quindi, c’è la sua presenza dal primo minuto. Sarà uno tra Destro e Totti, più il primo che il secondo, a farsi da parte se il tecnico francese deciderà per una formazione meno offensiva.
Il capitano intanto ieri è tornato a parlare, ai microfoni di Sky, aprendo di nuovo le porte ad un suo ritorno in Nazionale. «Se Prandelli mi dovesse portare sarei orgoglioso, anche perché un Mondiale in Brasile non mi capiterà mai più. Ho sempre detto che bisogna vedere come starò fisicamente, quella è la cosa principale. Io spero che questa Nazionale possa arrivare fino in fondo. Destro e Florenzi? Con me si sfonda una porta aperta, li porterei assolutamente».
Il capitano giallorosso ha poi parlato della Champions League, presente e futura. «Stravedo per Messi ma in questo momento Cristiano Ronaldo è più decisivo, quindi dico Real. Noi stiamo cercando in tutte le maniere di entrare in Champions dalla porta principale. Abbiamo un piccolo vantaggio rispetto al Napoli, e ancora una gara da recuperare. Riusciremo a centrare questo obiettivo, anche perché i fatti dicono che siamo più forti del Napoli». Totti ha poi chiesto riservatezza sulla sua vita privata. «È normale che quando si è un personaggio pubblico tutti parlano di te: del terzo figlio, delle mie amanti, di quelli di Ilary, si dice che ci siamo lasciati…Adesso basta, questo influisce sulla vita calcistica ma soprattutto su quella privata, e sinceramente mi dà fastidio. Esigo rispetto e spero che da oggi in poi non se ne parli più, altrimenti agiremo diversamente».
Per preparare al meglio la gara con Chievo, ieri Garcia ha analizzato con la squadra il video della partita con l’Udinese. In campo ha poi fatto disputare una partitella contro una formazione del settore giovanile, schierando il tridente con Totti, Gervinho e Florenzi. Assente Maicon, che è rimasto in palestra a svolgere un lavoro personalizzato ma la cui presenza non è a rischio, e Balzaretti, che è tornato ieri dagli Stati Uniti dopo la visita di controllo effettuata a Boston.