(G. Piacentini) – Quella contro il Chievo, domani sera a Verona, sarà la sua terza partita consecutiva da titolare. Non gli capitava da quando sulla panchina romanista c’era Luis Enrique. Eppure Rodrigo Taddei, 34 anni compiuti da poco e un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno dopo nove anni di onorato servizio alla causa giallorossa, si è fatto trovare pronto quando Rudi Garcia ha avuto bisogno di lui. «È nel mio carattere – sono state le sue parole ieri a Roma Channel – farmi trovare pronto. Il calcio è imprevedibile, mi è dispiaciuto per l’infortunio di Kevin, facciamo tutti il tifo per lui, ma ero pronto per dimostrare che ci sono ancora». Lo ha fatto da centrocampista centrale, forse l’ultimo ruolo che in carriera non aveva mai ricoperto. «Ora li ho fatti tutti, dall’attaccante al terzino, ho giocato anche difensore centrale. Ho facilità ad adattarmi, cerco sempre di rubare con gli occhi a quelli più esperti nel ruolo».
La gara col Chievo sarà un passaggio fondamentale per la corsa al secondo posto. «Bisogna stare attenti, soprattutto perché tutte le squadre che affrontano la Roma trovano delle forze anche quando non ne hanno. Corrono tutti, magari per farsi vedere. Siamo rammaricati per la distanza dalla Juventus, che è una grande squadra. Nessuno si aspettava la Roma, ma ora siamo secondi e con un obiettivo in testa. La matematica ci dice che, finché c’è la possibilità, ce la giocheremo: non è facile, loro hanno un grande vantaggio, ma noi dobbiamo fare del nostro meglio, se non per arrivare primi almeno per il secondo posto. Abbiamo dimostrato di avere una squadra forte, dove andiamo tutti ci rispettano».
Nell’allenamento di ieri Garcia ha riproposto lo stesso tridente schierato contro l’Udinese, quello composto da Totti, Destro e Gervinho. Provato anche Florenzi a centrocampo, ma nella squadra «riserve» insieme con Maicon.