(M.Cecchini) L’impressione è che, a giugno, farà bene ad avere il passaporto non scaduto, perché l’estate di Mattia Destro si preannuncia calda solo come il Brasile sa essere. I gol, d’altronde, rappresentano proprio il carburante che serve a Cesare Prandelli per volare al Mondiale ritrovando il sorriso dei giorni più belli. L’attaccante romanista, per parte sua, ce la sta mettendo tutta, se si pensa che è il primo tra i 16 marcatori della cooperativa del gol giallorossa a essere arrivato in doppia cifra (10), tenendo conto che ha cominciato la sua stagione solo a dicembre a causa dell’infortunio che gli ha fatto perdere buona parte del 2013. Non solo: quello di ieri è il quarto gol consecutivo negli ultimi match.
LUI E TOTTI «Sapevamo che contro il Sassuolo sarebbe stato difficile – spiega a fine partita – visto che era la prima partita che giocavamo con il caldo. Abbiamo ottenuto il massimo contro una buona squadra. E poi quando si segna non si può che essere soddisfatti. Ciò che conta è stare bene fisicamente, poi le qualità vengono fuori. Io ora guardo Napoli-Juve perché, come tutti, ci crederò fino alla fine, per questo la nostra è stata una vittoria è importantissima». Logico, però, che sia la rincorsa al Mondiale a tenere banco. «Il Brasile mi piace… Scherzi a parte, fra gli attaccanti sarà una volatona. Sono consapevole delle mie capacità, l’importante è che mi senta bene, poi tutto viene facile». Musica per le orecchie di Prandelli, che avrà senz’altro apprezzato anche l’assist finale che capitan Totti ha regalato a Bastos. «Le squadre in lotta per la salvezza sono difficili da affrontare, perché un punto può fare la differenza per la Serie A – spiega -. Per questo il nostro successo va messo in risalto e vanno fatto i complimenti al Sassuolo, che ci ha affrontato senza snaturarsi».
GARCIA NON MOLLA Davanti a quasi tremila tifosi giallorossi (spettacolo bello, ma cori e striscioni al vetriolo contro la Lega e il presidente Beretta, oltre che nel dopo partita, il solito: «O Vesuvio lavali col fuoco») e con un tandem d’attacco così, non è poi sorprendente che Rudi Garcia non abbandoni il sogno scudetto. «Io spero sempre che la Juve perda terreno, perché finché la matematica non ci condanna, dobbiamo guardare in alto – dice l’allenatore-. Contro il Sassuolo credo che ci siamo espressi bene, anche se non mi è piaciuto il fatto che – dopo l’episodio del rigore – abbiamo perso di concentrazione. È stato bello però il secondo gol: il recupero di Taddei, l’assist di Totti e la rete di Bastos: tutto un lavoro fatto da tre giocatori subentrati che hanno fatto in modo di far vincere la squadra». A farlo sorridere, comunque, c’è la probabilità che tra due giorni – se i suoi non faranno scherzi – si potranno rosicchiare punti alla Juventus senza neppure gufare. Mercoledì all’Olimpico, infatti, è in programma il recupero del match (interrotto al 9’) contro il Parma. «Mi aspetto di recuperare qualcosa – conclude Garcia -, non giocherà nessuna altra squadra e dovremo sfruttare la situazione». La Juve è avvisata: la lupa romanista non ha ancora voglia di ritornare nella tana.