(C. Zucchelli) – «La serietà nel lavoro paga». E anche l’esperienza. Lo dice (e lo dimostra) Rodrigo Taddei, 34 anni.Come Maicon, che di anni ne ha uno in meno e che non sarà quello del Triplete nerazzurro, ma quando manca la Roma lo sente. Mancano muscoli e personalità, manca quell’esperienza che, in vista dello sprint finale di campionato, sarà decisiva per tenere a distanza il Napoli. Il brasiliano ex Inter – ieri intervistato da Rete Globo in chiave Mondiale – rientra domani dopo la squalifica, quello che è a Trigoria da 9 anni giocherà la quarta partita da titolare in cinque gare, 12a presenza stagionale, già il doppio dello scorso anno.
PREPARAZIONE E CONTRATTO La squalifica di De Rossi e l’infortunio di Strootman lo hanno aiutato, così come gli allenamenti supplementari a cui si sottopone un paio di volte a settimana. Non si ferma mai, Taddei, perché quando non gioca deve mantenere il tono muscolare, come gli ha insegnato il fratello preparatore. «È nel mio carattere farmi trovare pronto — ha detto a Roma Channel —. Mi è dispiaciuto per l’infortunio di Strootman, ma io ho colto la mia opportunità. Mi piace aiutare la squadra, cerco di commettere meno errori possibili». Ultimamente, di errori la Roma ne commette tanti e per questo Garcia ha mostrato alla squadra un video con tutte le palle perse contro l’Udinese: «Lui ci ha dato uno spirito — ha spiegato Rodrigo —. Ha preso in mano la situazione, riuscendo a far rimanere concentrati anche quelli che non giocano». Due Coppe Italia, una Supercoppa, Taddei sperava che questo potesse essere l’anno del bottino grande. Soprattutto perché sarà la sua ultima stagione, anche se non ne è così sicuro: «Mi piacerebbe rinnovare, di certo darò il massimo fino all’ultimo, almeno per arrivare al 2° posto».
COMPLEANNO DESTRO Sarà per questo che Garcia – che ieri ha fatto anche lui gli auguri di compleanno a Destro – si fida di lui. È poco abituato a giocare, al contrario degli altri verdeoro: Castan è titolare fisso, Maicon è il padrone della fascia destra e oraa nche Bastos è in rampa di lancio. L’ex Lione sta prendendo confidenza e nelle rotazioni d’attacco ha scavalcato Ljajic. Gli manca però ancora il gol e anche qualche giocata decisiva che possa dare a lui sicurezza e alla Roma la convinzione di riscattarlo a giugno per 3.5 milioni.