(A. D’Urso) – Più qualità. Più carisma. Più tutto. Torna Francesco Totti e la Roma riprende il volo. È suo l’innesto di marcia improvviso e decisivo. Seguiranno sofferenze e qualche disattenzione lungo la sfida piena di colpi di scena con l’Udinese, ma la scintilla che accende il fuoco della passione giallorossa è sua. E tanto basta: bentornato, capitano.
Ovazione Occorre riconoscere quando un giocatore è capace di compiere un gesto a prima vista semplice, issarsi con il 233esimo gol in Serie A di giustezza al di sopra delle contingenze e degli impedimenti (rientrava dopo l’infortunio nel derby con la Lazio del 9 febbraio), accettare i rischi di una sfida a distanza da brividi col Napoli e prendersi alla fine il consenso. Una standing ovation al 27’ della ripresa, sul 31, e un coro pieno d’amore («C’è solo un capitano… ») riportano l’attaccante della Roma al centro dell’universo giallorosso.
Protagonista Una foto certifica il momento di felicità del giocatore simbolo romanista. È l’istantanea scattata dai tifosi dell’Olimpico al 21’ del primo tempo dopo il suo colpo vincente a incrociare: tutti i compagni subito attorno al loro guru. Nella notte della suggestiva sfida tra numeri 10 con Di Natale (184 i suoi acuti in A), il trequartista della Roma dà le istruzioni di volo alla squadra in un momento difficile dopo la sconfitta di Napoli. Ma con Francesco la squadra ritrova sicurezza in attacco.
Felice Felice lo è, Totti. «Non giocando il gol manca per forza – dirà nel dopo gara –: stavolta ci sono riuscito. Ed era importante vincere. Abbiamo il Napoli alle calcagna e abbiamo vinto: dobbiamo continuare a farlo e avere il passo che avevamo all’inizio. De Sanctis? Ha fatto parate eccezionali. Un grande portiere che fa la differenza. Strootman? Grande uomo, è come se fosse qua. Fa parte di un grande gruppo. Tornerà più forte di prima».
Ripartenza Tutti gli occhi puntati addosso. E in fondo al tunnel di una partita complicata e 33 giorni senza giocare, è bello godersi la festa: «Ma è stata una partita difficilissima, l’Udinese è sempre ostica, abbiamo fatto una grande gara. Arrivare con la squadra il più lontano possibile è il mio obiettivo principale. La Champions? È una città che merita questo palcoscenico, con cattiveria possiamo raggiungerla. E il tecnico Rudi Garcia aggiungerà: «Totti ha illuminato il gioco, ha dato più di quanto pensassi. Abbiamo fatto belle cose, ma abbiamo anche sofferto e regalato troppo. Abbiamo subito troppe occasioni degli avversari, bravo De Sanctis. Troppe 3 punte? Dobbiamo giocare così per vincere. Dobbiamo restare sempre concentrati».