(M. Cecchini) – Se ci perdonate la «blasfemia » morale, l’approccio di Rudi Garcia alla sfida (non titanica) di Sassuolo sembra assomigliare a un celebre proposito di Martin Luther King, che parafrasato recita: «Anche se sei uno spazzino, non pensare se quelli intorno a te lavorino meglio o peggio di quanto potrebbero. Pensa a fare il tuo dovere e a tenere pulita la tua mattonella ». Ecco, in fondo l’allenatore della Roma è ciò che chiede: fare il proprio dovere. Con due avvisi: uno negativo e uno positivo. «Come sempre andremo a giocare solo per vincere e non sarà facile. All’andata tutti dicevano che era già vinta e invece abbiamo pareggiato per la prima volta in casa. Stavolta dobbiamo essere più che al 100%. Loro hanno giocatori pericolosi, ma a noi servono i tre punti. Se così accadrà, qualsiasi risultato verrà fuori da Napoli-Juve sarà positivo, o prenderemo punti a uno o addirittura a tutti e due».
Futuro senza fretta Come si capisce, c’è un ottimismo diffuso alla base del suo ragionamento. Sarà per questo, forse, che anche nel declinare il suo futuro (leggi rinnovo) non sembra avere alcuna fretta, nonostante il presidente Pallotta lo abbia già sollecitato. «Io sono sotto contratto, anche il mio caso non è una cosa da risolvere in fretta. Sto bene qui, l’ho sempre detto. Vedremo a fine stagione. Quel che conta è qualificarsi in Europa e poi lavorare sulla prossima stagione. Non c’è nulla da dire». Lo stesso vale anche la rosa, anche se una parola chiave affiora: migliorarsi. «Non è la giornata per parlare di questo. Per ora pensiamo a raggiungere la Champions diretta, poi parleremo con Sabatini e Pallotta per capire che possibilità abbiamo di tenere tutti e migliorare la rosa ». Possibilmente senza cedere Pjanic. «Per me non ci saranno problemi, è il suo procuratore che deve parlare con la società. Io non sono preoccupato, ho parlato con il giocatore da tanto tempo, lui deve essere concentrato sul campo e lo fa. Non c’è nessuno in scadenza e questo vuol dire che c’è un contratto fatto per tutti, non abbiamo fretta di risolvere i casi individuali».
Totti&Destro Tanti casi individuali, invece, Garcia deve risolverli per la formazione. L’abbondanza non manca, tant’è che tenendo fermi Gervinho e Destro deve decidere se confermare il tridente pesante con Totti o rilanciare Ljajic dall’inizio. L’altra opzione è quella di blindare la fascia con Florenzi, che assicura più copertura, soprattutto se nel ruolo di terzino sarà rilanciato Dodò. «Sul capitano bisogna valutare prima della gara, durante e dopo. Francesco non ha giocato sempre 90’, se vogliamo che stia bene mercoledì, nel recupero col Parma, serve che a Sassuolo non giochi un match intero». L’impressione è che la sfida di mercoledì coi gialloblù sia segnata in rosso assai più che quella di oggi, ma guai a distrarsi. Perché rallentare la marcia nel giorno in cui Juve e Napoli si sfidano sarebbe uno sciupio imperdonabile. E anche lo spazzino di Martin Luther King sarebbe d’accordo.